Pasticcio nomine comitato asili nido: interpretazioni, botta e risposta e Gilli lascia la presidenza a Licata
SARONNO – Finale movimentato per il consiglio comunale: la seduta coi toni pacati ed interventi brevi con qualche timida stoccata sul bilancio consuntivo si è animata decisamente a sorpresa sull’ultimo punto all’ordine del giorno l’elezione dei due rappresentanti consiliari nel Comitato di partecipazione alla gestione degli asili nido.
A presentare il punto il presidente del consiglio comunale Pierluigi Gilli che spiegando i ruoli del comitato e dell’assemblea civica ha sottolineato come si dovesse nominare un membro alla maggioranza (con una votazione a cui partecipano solo i membri di maggioranza) ed uno all’opposizione (con una votazione ad cui partecipano solo i membri della minoranza). E ha specificato come “il regolamento dice che deve essere nominato preferibilmente preferibilmente un consigliere ed è quindi chiaro che se c’è un cittadino e un consigliere anche con meno voti questo debba essere privilegiato”. Una spiegazione che ha incuriosito molti dei presenti come quando, al termine dell’intervento di Raffaele Fagioli, Gilli ha chiesto ad capogruppo Lega se, annunciando la candidatura di Maria Assunta Miglino per la minoranza, parlasse per l’opposizione intera o come portavoce del suo gruppo.
C’è poco tempo per rimugginare sull’accaduto perchè dopo l’elezione di Simone Galli come membro della maggioranza nella votazione dell’opposizione si concretizza la situazione paventata da Gilli. Il segretario leggendo i voti segreti delle opposizioni delle minoranze chiarisce che ci sono 6 voti per l’ex assessore Maria Assunta Miglino ed uno per Marta Gilli (consigliere comunale indipendente). Il presidente, stando alla sua interpretazione, sta per nominare la consigliera indipendente eletta (con viva sorpresa degli altri membri dell’opposizione che evidentemente si sono trovati spiazzati perchè il voto non è andato come da programma) quando viene stoppato proprio dal segretario comunale che con forza, semplicità e calma rimarca come quella non sia l’interpretazione corretta della norma.
Obiettivo Saronno con Luca Amadio e Cristiana Dho chiede che il punto venga sospeso e verificato perchè il presidente dell’inizio aveva dato una diversa versione del valore del voto, Gilli stesso dissente con il segretario e visto che la vicenda riguarda la figlia Marta lascia la presidenza a Francesco Licata.
Il capogruppo del Pd si arma di pazienza e sbroglia la matassa: intervento dopo intervento con qualche deroga al regolamento ma con un’ottima gestione della vicenda che permette a tutti di esprimere opinioni, dubbi e indignazione Licata fa intervenire tutti a partire da Alessandro Fagioli che tira qualche stoccatina a Marta Gilli e rivendica il ruolo del segretario e di come la sua interpretazione sia quella da seguire. Determinanti gli interventi di Mattia Cattaneo (Saronno civica), Simone Galli (Pd) e Francesca Ruffini (Tu@Saronno) che sostengono la tesi che il risultato della votazione valga di più della presunta prelazione del consigliere comunale confermando la propria fiducia all’interpretazione del segretario comunale. Schierato, con un doppio intervento, con l’interpretazione del presidente Giuseppe Calderazzo (Pd) mentre Obiettivo Saronno rimane, anche con Luca Davide, all’interpretazione data ad inizio dibattito e così Licata chiama il segretario comunale a dare la propria interpretazione del regolamento. Antonella Pietri rimarca, rispondendo ad alcuni interventi, il proprio ruolo di “garante del rispetto delle norme” e precisa come conti di più il voto “anche perchè se con il regolamento si sarebbe voluta dare una prelazione al consigliere comunale si sarebbe scritto più chiaramente”.
I viola chiedono comunque di sospendere il punto dell’ordine del giorno e Licata con fermezza decide per una nuova votazione per il membro della minoranza. Il risultato è un astenuto, due voti per Guzzetti e quattro per Miglino che viene proclamata eletta. Licata rimarca come chi abbia dei dubbi abbia gli strumenti per verificare la propria opinione. Ma deve anche chiudere la seduta visto che Gilli stizzito annuncia di lasciare a lui alla guida del consiglio comunale perchè ora “spegne la videocamera”.