Valioni: “Mettiamo la parola fine alle speculazioni sulla questione femminile”
SARONNO – “Chiedo ai signori maschi, di qualunque parte politica, di farla finita con il “mettere di mezzo” noi donne nel confronto politico: chi ne ha tante, chi ne ha poche, chi le ha perse e chi se l’è guadagnate”.
Inizia così la nota dell’ex vicesindaco Valeria Valioni in merito alla questione femminile nella politica saronnese.
“E’ irritante e mortificante per le donne che guardano alla politica anche con desiderio di partecipazione, ma con affanno, prese da mille impegni e schiacciate dal protagonismo maschile che tanto parla e fa pochi, pochissimi passi indietro.
Nessun partito ha nulla da insegnare all’altro in questo momento: a livello nazionale, dove Giorgia Meloni è l’unica donna ad avere una posizione di prestigio (conquistandosela da sola, con merito), dove il Pd ha schierato solo ministri uomini, dove la destra ha buttato allo sbaraglio i nomi di due donne di valore nelle votazioni per il Quirinale (tanto erano “donne”), e così via.
Le liste per le candidature elettorali chiedono nomi maschili alternati a nomi femminili ma poi …..si scelgono donne per le posizioni di potere solo se e dove la legge obbliga a farlo”.
Entra poi nel merito della questione femminile nella politica cittadina: “A Saronno non dia lezioni una Lega che non ha trovato in città due assessori donne, andandosele a cercare nei paesi limitrofi e non si utilizzino divergenze di sostanza politica, come quello tra la maggioranza attuale e Obiettivo Saronno come presunti attacchi di “maschilismo“ del Sindaco”.
E chiosa: “Le donne in politica non sono simboli né oggetti: hanno come gli uomini (guarda un po’) un loro patrimonio di idee, valori e competenze che può essere o meno in sintonia con gli alleati. Dovrebbero venire bocciate o promosse in base a questo, non con il criterio (che abbiamo visto non portare molto bene) dell’”una vale una”. Siamo diverse, più o meno capaci di agire in politica, più o meno disponibili a compromessi, mediazioni o sacrifici. Fate un passo indietro, dateci spazio. E smettetela di usarci”.
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