Ex Isotta futuro “bene comune”? Riflessione dell’Amministrazione civica
16 Marzo 2022
SARONNO – In questo periodo si parla molto della volontà di rendere un “bene comune” l‘area dismessa dell’ex Isotta Fraschini acquistata dal benefattore Beppe Gorla e che vorrebbe metterla a disposizione della collettività, principalmente come polo scolastico e museale.
Una riflessione sul tema dei “beni comuni” viene, tramite i social, dall’Amministrazione civica saronnee.
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Commenti
Anonimo ha detto: Ma cosa significa? ?
Le famiglie Biffi e Gianetti hanno, in alcuni casi, donato alla città ciò che era loro mediante donazioni o fondazioni.
Nel caso dell’ex Isotta, invece, si vorrebbe “donare alla città” una porzione dell’area, pari al 50%, che da Pgt dovrebbe già passare nelle disponibilità del comune di Saronno… solo che non lo si vuole dare al comune e per questo si sta cercando una via legale alternativa.
Sono situazioni totalmente differenti e questa assurda “riflessione” (virgoletto perché è ridicolo persino definirla tale) non contribuisce minimamente a fare chiarezza.
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Non credo che lei abbia le idee molto chiare. Nella parte che da PGT dev’essere ceduta a comune, gli operatori dell’ex-Isotta ci vogliono mettere un museo per la città, un parco pubblico realizzato da loro, la restaurazione della Bernardino Luini e – dulcis in fundo – un campus universitario dove arriverà Brera. Per finanziare tutta questa roba, che il comune non avrebbe mai i fondi per realizzare da solo, verranno reinvestiti i profitti dell’area residenziale. Completamente.
Secondo lei, in una normale operazione immobiliare accade tutto questo? Preferirebbe che come al solito l’operatore facesse palazzine e supermercati e nella parte del comune – un domani, forse, poi – un bel parcheggio? Come pensa chi si mantenga il verde se non c’è un soggetto che ha come scopo quello di raccogliere fondi per farlo? Ma ha idea di quanto costa tutta questa roba?
Qui è pieno di gente che pensa che le cose si facciano con il pensiero magico, e difatti poi nel mondo reale non si fanno.
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Ma il comunicato del comune che senso ha?
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La tipologia è la medesima dei lasciti delle famiglie Biffi e Gianetti? No.
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