L’impresa: Namibia in bici. Il saronnese Carlo Motta arriva in Sud Africa
SARONNO – È il dodicesimo giorno di avventura in Namibia per Carlo Motta, ex docente dell’istituto Ial di Saronno. Dopo aver lasciato il villaggio di Swakopmund dove ha conosciuto la realtà dei villaggi di Happydù, in sella alla sua mountain bike ktm, è proseguito il viaggio del ciclista attraverso il deserto della Namibia. Riceviamo e pubblichiamo il racconto delle giornate di venerdì 9, sabato 10 e domenica 11 settembre.
“Venerdi 9 settembre.
Da Aus a Rosh Pinah, una linea retta di 170 km da nord a sud, 700 mt in su e 1600 mt in giù, tutto asfalto.
Mi metto in movimento alle 5 del mattino, buio, luci della bici accese sino alle 7. È uno spettacolo viaggiare su questa strada che attraversa il deserto: alla destra, ovest, una luna quasi piena di color ocra che, man mano, diventa più acceso. A sinistra, est, verso le 6.30 inizia ad albeggiare ed i colori si fanno più intelineA nsi ma ci vorrà sino alle 7 perche la mia ombra venga proiettata sulla sabbia. Un cartello indica la fermata del bus. Ma chi, ma dove? Avvicinandosi a Rosh Pinah il deserto pare meno arido, cespugli, erba anche tendente al verde e fiori, pare impossibile ma fiori gialli, bianchi fucsia, arancio. Poco prima di rosh pinah un villaggio con anche tante baracche.”
“Sabato 10, è il giorno dell’orange (che se non ricordasse un maledetto agente…).
Riprendendo a pedalare verso sud arrivo al confine con il Sud Africa ed inizio a costeggiare l’Orange river. Mi aspettavo un fiumiciattol, invece è un fiume importante con un alveo molto largo e molta più acqua del Ticino! Veramente una bella sorpresa. Nei pressi delle due rive alberi, erba, verde mentre spostandosi di pochi metri roccia nuda e sabbia. Fiancheggio la sua riva destra per una settantina di km tra pareti roccia dai colori intensi dove intravedi le linee della stratificazione geologica. Arrivo a aussenkehr e vengo accolto da una distesa sterminata di verde, ci metto un po’ a capire che son tutti vigneti. Le uve verranno vinificate al di là del confine e diverranno i famosi vini del Sud Africa. Sulla destra una baraccopoli dove le catapecchie sono quasi tutte costruite in canne di bambù.
Ho prenotato il campeggio al norotshama river, vi rimarrò due notti per tirare un po’ il fiato. Posti per tende solo 6 ma molti bungalow di lusso ed una clientela ricca e sguaiata composta credo da sud africani e russi che bevono e ridono continuamente. Una più che ridere starnaza, ho gia nostalgia del desertop. Un sacco.di alberi di mimosa con palline profumatissime e spine di 3-4 cm.Per la prima volta il sole è un po’ coperto dalle nubi.”
“Domenica giornata del signore e quindi riposo. Però dopo un po’ mi rompo e faccio un giro in canoa sul fiume approdando da clandestino sulla sponda sud africana che è, pensa un po’, del tutto uguale a quella namibiana. Questi confini… date un’occhiata a quelli della namibia, righello e tecnigrafo.
Domani riprendo a pedalare verso Ai-Ais.”