In Namibia in bici per solidarietà: il nuovo progetto di Carlo Motta
SARONNO – Un viaggio solidale in Namibia, nella zona meridionale del continente africano, in bicicletta: è la nuova avventura di Carlo Motta, ex docente dell’istituto Ial di Saronno, ora in pensione.
La data di partenza è fissata per il prossimo martedì 30 agosto, giorno in cui il ciclista s’imbarcherà su un aereo per Windhoek, capitale della Namibia, insieme alla propria bicicletta, una mountain bike ktm, e a Toni, un asino di peluche “per ricordarmi – scherza – che non bisogna prendersi troppo sul serio”.
Una vera avventura in solitaria alla scoperta delle realtà sociali della Namibia: dalla capitale, la meta è oltre il deserto della Namibia, fino al confine con il Sudafrica.
“Percorrerò oltre 1400 km – spiega Carlo Motta – la quasi totalità in un territorio desertico con pochissimi insediamenti umani. Del resto la namibia ha un territorio grande tre volte lIttalia con meno di 2,5 milioni di abitanti. Sarà un viaggio in solitaria e senza alcun appoggio di mezzi quindi la bicicletta sarà attrezzata con borse, portapacchi, per tenda, materassino, fornelletto, un po’ di cibo, indumenti.”
Non solo un’avventura, ma un viaggio solidale per le famiglie e i bambini di Swakopmund che vivono in condizioni estreme.
“In Namibia – racconta – avrò anche l’occasione di conoscere concretamente il lavoro che Happydù onlus, un’associazione di milano che da parecchi anni lavora in namibia con bambini e ragazze madri in alcune delle zone degradate del paese. Il maggior progetto che ha oggi attivo è l’happydù village Renata Mondesa che si trova tra i quartieri Mondesa e Drc di Swakopmund dove migliaia di persone vivono in condizioni estreme.”
Il villaggio è un luogo in cui bambini, adolescenti e adulti della comunità possano beneficiare di diversi servizi: asilo, doposcuola, centro sportivo e luogo di aggregazione in cui ritrovarsi, giocare e stare il più possibile lontano dai pericoli della strada. Uno spazio particolare è dedicato a giovani ragazze madri che abitano le periferie cittadine, dove la violenza sessuale e l’abuso di alcool raggiunge livelli elevatissimi, con inevitabili conseguenze sulla sorte di bambini e adolescenti. Aiutando queste donne attraverso un supporto psicologico e dei laboratori professionali per aiutarle nella costruzione di un futuro migliore, aiutando così anche i loro bambini.
“All’inizio del mio viaggio sarò loro ospite per qualche giorno. Mi hanno informato che proprio settimana scorsa hanno donato una bicicletta ricondizionata ad un ragazza del villaggio che una volta imparato ad usarla potrà ridurre di quasi un’ora il tempo per raggiungere il luogo di lavoro.”
Per questa causa, il ciclista fa un appello alla cittadinanza a donare all’associazione. Chi verserà un minimo di 10 euro direttamente sul
conto corrente dell’associazione, intestatario Happydu Onlus, all’ibam IT27H0306909606100000016558, riceverà una cartolina digitale tramite email o WhatsApp direttamente dai bambini di Happydu Village Renata. Nella causale del versamento indicare: Pedali solidali specificando nome, indirizzo mail e/o numero di telefono, (se nella causale non ci fosse spazio a sufficienza inviate una mail con questi dati a [email protected]).
Non è la prima avventura per Carlo Motta, negli scorsi anni ha seguito le tracce di Peppino Impastato e della lotta alla mafia, in Sicilia, e nel 2017 nella regione himalayana dell’india dove, anche in collaborazione con il villaggio SOS di Saronno, ha raccolto donazioni per il villaggio di Leh che ospita oltre 600 bambini in difficoltà economiche e familiari.
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