1 dic – L’elegante tettoia Liberty vi dà il benvenuto al Mils di Saronno
Alla stazione di Saronno fino al 1982 i passeggeri erano accolti da una tettoia in acciaio in stile liberty. La tettoia fu poi acquistata da Luigi Lazzaroni, restaurata e collocata all’ingresso interno del Mils.
Sempre nello spazio esterno attiguo all’ingresso ci sono tre rotabili ferroviari fra cui la carrozza di prima e seconda classe ABz 1513 (1922) e una delle prime locomotive elettriche della FNM, la E600-6 (1928), entrambe restaurate recentemente. E’ questa una maniera per evidenziare al visitatore – fin dal suo ingresso al Museo – lo stretto legame della storia dello sviluppo industriale di Saronno e del suo territorio con la ferrovia.
I “magnifici 32” e … qualche assenza
La storia industriale di Saronno è anche una storia di uomini
E’ per questo motivo che il Mils propone nella Sala della Memoria i ritratti di 32 imprenditori che hanno permesso tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi decenni del XX secolo la trasformazione del saronnese da una comunità tipicamente rurale a una realtà industriale.
Dietro ciascuno di questi ritratti c’è una storia, un’intuizione imprenditoriale e tanto coraggio ma soprattutto ci sono tanti operai, impiegati e dirigenti che hanno reso possibile lo sviluppo del nostro territorio.
I personaggi riprodotti rappresentano tutti i settori industriali che hanno interessato il saronnese:
- Il settore dei trasporti con al primo posto ovviamente le Ferrovie Nord Milano; nella Sala della Memoria ci sono il ritratto del finanziere belga, Albert Vaucamps, che credendo nelle potenzialità dell’alto milanese, creò le Ferrovie Nord Milano nel 1876 e quello della “mente tecnica” del nuovo gruppo, l’ingegnere Ambrogio Campiglio
Il settore meccanico con:
- la Gianetti Ruote che con Giulio iniziò l’attività nel 1875; al Mils ci sono i ritratti di Gaetano, Giuseppe e del giovane Giulio Gianetti, nipote del fondatore
- la Cemsa che si dedicò alla costruzione di locomotive e altro materiale ferroviario iniziando nel 1887 come filiale di un’azienda tedesca, la “Esslinger Machinen Farbrik”; ci sono i ritratti di Nicola Romeo che rilevò la proprietà della società dai tedeschi, di Gianni Caproni che ne ebbe il controllo dal 1936 fino alla chiusura del 1949, e dell’ingegnere Pietro Balasso che fu tra gli artefici dell’elettrificazione delle ferrovie in Italia
- la Parma con il ritratto del suo fondatore Antonio Parma che operò nel settore delle casseforti e della sicurezza dal 1902
- l’Isotta Fraschini che aprì lo stabilimento a Saronno nel 1932; al Mils ci sono i ritratti degli storici fondatori Cesare Isotta e Oreste Fraschini e quello di Gianni Caproni che ne acquisì la proprietà nel 1932
- la Lus che, fondata da Umberto Legnani, iniziò a operare nel settore degli articoli di cancelleria e poi delle penne a partire dal 1931
- la Fos, creata a Saronno nel 1946 e operante nel settore delle stufe e degli impianti termici; al Mils c’è il ritratto del suo fondatore Mario Alberti;
- e altre aziende fra cui la Ebi Butti che iniziò la sua attività nel 1903 e del cui fondatore (Edoardo Butti) è conservato il ritratto nella Sala della Memoria
Il settore tessile con:
- La Stamperia per tessuti De Angeli – Frua aperta nel 1911; sono presenti i ritratti dei due fondatori, Ernesto De Angeli e Giuseppe Frua e quello di Eugenio Cantoni che acquisì la proprietà dell’azienda nel 1968
- Il Cotonificio Poss, aperto a Saronno nel 1893; ci sono i ritratti di Emilio e Alessandro Poss, quest’ultimo in rappresentanza anche del settore elettrotecnico/elettronico per aver acquisito nel 1941 la maggioranza azionaria della Fimi, azienda storica fondata nel 1925
Fra le industrie storiche nel settore tessile non va dimenticata la Torley, azienda belga, che aprì la sua filiale a Saronno nel 1888 e poi – a seguito dei cambiamenti di proprietà – cambiò il suo nome in Torley & Menning (1916) e poi in Trecce e Pizzi di Friedman e Giani (1931).
Il settore alimentare con:
- la Davide Lazzaroni & Co fondata nel 1888 e con il primo stabilimento in via Carcano a Saronno; al Mils ci sono i ritratti di Davide, Luigi e Mario Lazzaroni
- i mulini (il molino Biffi & Carozzi fondato nel 1883 e il molino di Antonio Canti sorto nel 1900 di cui al Mils si conserva il ritratto)
Il settore elettronico/elettrotecnico con:
- la Fimi, già ricordata
- la Lesa, operante nel settore dei piccoli elettrodomestici e degli apparecchi audio (registratori/mangianastri) che aprì lo stabilimento di Saronno nel 1959; nella Sala della Memoria del Mils c’è il ritratto del fondatore Nello Meoni
- la Wundercart, produttore di apparecchi radio e fondata nel 1956 da Paolo Cartabbia ed Enrico Ceriani i cui ritratti sono entrambi presenti nella Sala della Memoria
- la Incis, specializzata nei sistemi di registrazione audio, fondata nel 1953 dai fratelli Seregni; al Mils c’è il ritratto di Renato Seregni
Infine va ricordato anche un ritratto anomalo, quello di Padre Luigi Monti, saronnese d’adozione, fondatore nel 1886 dell’ Istituto dell’Immacolata Concezione, che formò tanti tecnici e operai specializzati e diede vita anche a una tipografia di cui il Mils conserva alcuni interessanti macchinari.
Ci sono stati tanti altri imprenditori che sono stati protagonisti dell’industrializzazione del Saronnese e che non figurano fra i “magnifici 32”; fra questi ci piace ricordare due donne: Nina Biffi e Giuseppina Carnelli.
Nina Biffi fu una figura molto popolare a Saronno e dopo la morte del marito Giuseppe Gianetti, gestì l’azienda (la Gianetti Ruote) dal 1950 al 1959.
Giuseppina Carnelli fu l’ombra del marito Umberto Legnani e guidò in prima persona la Lus dal 1968, anno della morte del marito, fino al 2000 quando anche lei morì all’età di 98 anni.
In un mondo decisamente dominato dagli uomini rappresentarono fulgidi esempi di professionalità e capacità “al femminile”.
Purtroppo oggi delle aziende storiche di Saronno solo tre sono ancora attive:
- la Fimi che sviluppa e produce monitor per applicazioni medicali
- la Ebi Butti, specializzata nella deformazione a freddo della lamiera
- la Angelo Borsani, trasferitasi a Origgio, che produce cerniere e chiusure per mobili
Questa è la puntata odierna del calendario dell’Avvento del Natale 2023 realizzato da ilSaronno per raccontare i tesori e i segreti del Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese che ha sede in città in via Don Griffanti 6.
I testi sono di Silvio Bonfiglio, vicepresidente del Mils, mentre le foto sono state realizzate da Armando Iannone. La realizzazione e la promozione sui social sono a cura di Giorgia Marcomin.
Il progetto è stato possibile anche grazie al sostegno di Enrico Cantù Assicurazioni
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