3 dic – Il contenitore corazzato della Parma per il Pallio d’Oro
Nel 1881 l’Amministrazione della Basilica di Sant’Ambrogio di Milano affidò all’azienda Antonio Parma di Lainate l’incarico di costruire una custodia corazzata atta a proteggere il celebre Pallio d’oro dell’altare maggiore. Il Pallio d’oro era un gioiello dell’oreficeria longobarda in bassorilievo con lastre d’oro tempestate di gemme e pietre preziose realizzata tra l’824 e l’859 da Volvinio, un monaco orafo. L’opera avvolgeva l’altare a mo’ di manto e per questo motivo era chiamata «pallio (ossia paramento) d’oro». Antonio Parma realizzò un contenitore in acciaio e ottone con la verniciatura arricchita da borchie e fregi dorati. Le ante della cassaforte potevano essere aperte in modo da permettere – in occasioni di importanti cerimonie – la vista dell’altare. Dopo quasi 100 anni, nel 1974 la cassaforte fu sostituita con un contenitore di vetro corazzato.
La realizzazione della custodia del Pallio d’oro diede grande notorietà all’azienda di Antonio Parma che ben presto avviò la produzione di casseforti per banche, rompendo il monopolio detenuto dai costruttori stranieri soprattutto austriaci. Proprio per il predominio dell’industria austriaca le casseforti in Italia venivano anche chiamate «Viennesi».
Nel 1901 Antonio Parma trasferì l’attività a Saronno fra via Marconi e via Piave. A differenza di Lainate, Saronno era già servita dall’energia elettrica che permise all’azienda di elettrificare i processi produttivi e far nascere un moderno stabilimento per la produzione in serie e per la costruzione di impianti completi per caveaux bancari. Il marchio dell’impresa Antonio Parma riproduceva l’immagine della Sfinge, custode di segreti, simbolo perfetto dell’attività dell’azienda.
Nel 1922 a 68 anni Antonio Parma morì; qualche mese prima gli era stata concessa l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro. I cinque figli di Antonio Parma entrarono nella gestione della società che nel 1923 cambiò ragione sociale in Parma Antonio & Figli. La società trasferì la sede operativa a Solaro e, dopo varie vicende, chiuse definitivamente i battenti per fallimento nel Dicembre del 2020.
Questa è la puntata odierna del calendario dell’Avvento del Natale 2023 realizzato da ilSaronno per raccontare i tesori e i segreti del Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese che ha sede in città in via Don Griffanti 6.
I testi sono di Silvio Bonfiglio, vicepresidente del Mils, mentre le foto sono state realizzate da Armando Iannone. La realizzazione e la promozione sui social sono a cura di Giorgia Marcomin.
Il progetto è stato possibile anche grazie al sostegno di Enrico Cantù Assicurazioni
Vuoi ricevere le principali notizie in tempo reale?
Su Whatsapp invia il messaggio “notizie on” al numero + 39 3202734048
Su Telegram cerca il canale @ilsaronnobn o clicca su https://t.me/ilsaronnobn
C’è anche la newsletter: clicca qui per info e iscrizione