Vanzulli replica a Licata: “Rivendico il mio diritto a domandare anche se arrivano ben poche risposte”
SARONNO – “Mi tocca rispondere al consigliere Francesco Licata ricordando le sue innumerevoli performance in consiglio comunale nel quinquennio Fagioli. Roba da mi straccio le vesti. Però ovviamente lui può e non ha certamente bisogno di nessuno palcoscenico”.
Inizia così la replica di Pier Angela Vanzulli consigliere comunale della Lega a Francesco Licata capogruppo Pd e presidente della commissione Bilancio. Proprio l’ultima seduta della commissione è stata al centro del botta e risposta tra la delegata del Carroccio e quello della maggioranza.
“Sinceramente mi chiedo come possa entrare nel personale perché quando dice riferendosi a me : “… anche qui, ricerca di palcoscenico o buona educazione? Chissà”, seppur mette il punto interrogativo mi da della maleducata”.
Caro il mio Consigliere Licata, tranquillo non ho velleità di nessun tipo, quindi non ho bisogno di palcoscenici su cui esibirmi. Infatti intervengo sulla stampa raramente.
In più i miei genitori mi hanno insegnato sia l’educazione che il rispetto (li cito perché ha detto maleducata non ineducata tirandoli in ballo).
Entrando nel merito delle sue affermazioni, i consiglieri della passata legislatura, di tutti gli schieramenti politici, membri nella Commissione bilancio, possono, supportati dai verbali, testimoniare come si svolgeva la Commissione quando ero assessore al Bilancio.
Tutti potevano liberamente intervenire colloquiando con me e con il dirigente. Oggi, in collegamento, una fila di domande a cui poi si ricevono due, tre risposte, non fanno certo approfondire l’argomento.
Se poi quando chiedo mi si zittisce, come naturale, rivendico il mio diritto di consigliere di domandare e si innesca la bagarre. A un certo punto il mio microfono era muto. Ribadisco che ho sempre risposto in consiglio, o tramite lettere, o in commissione.
Ed in alcune c’era anche lei.
Mi spiace, ma il suo sarcasmo glielo rimando a stretto giro di posta. Tanto per capirci sul modus operandi del consigliere racconto questo aneddoto. Un sabato mattina ero a Saronno per fare colazione, zona Pala Dozio. Scesa dall’auto vedo il consigliere, lo saluto per prima e Lui mi dice, cosa fa qui, io rispondo stupita “colazione”, lui prosegue bene, saluta e va verso il campo sportivo. Successivamente leggo che in quella mattinata c’ era un noto atleta medaglia d’oro olimpica proprio li. Vediamo se non ricorda o ricorda diversamente.
Sinceramente mi sono chiesta se occorra la sua autorizzazione per circolare a Saronno?
Se è così, con educazione ossequiosa, la prossima volta gliela chiedo, anche per parlare. L’autorizzazione per respirare no perché quella me la da il Buon Dio.
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Commenti
Giusti chiedere, voi ne sapete qualcosa.. o meglio lo sanno i cittadini cacciati a caso dal consiglio comunale