Saronno, la pioggia non ferma la giornata della sanità pubblica: vanno “a ruba” i volantini sullo sportello Sos liste d’attesa
SARONNO – Come la sposa del proverbio, “bagnata e fortunata” è stata la prima “giornata della sanità pubblica” portata a Saronno sabato 2 marzo tra le 10 e le 12 in piazza Libertà da un folto raggruppamento di organizzazioni che da anni si battono in città per il riconoscimento di questo diritto.
Il bilancio dell’evento ha lasciato estremamente soddisfatti gli organizzatori: lo Sportello SOS Liste d’attesa, il comitato “Il Saronnese per l’Ospedale e la Sanità Pubblica”, l’associazione Attac.
Nonostante la pioggia battente, il gazebo posizionato verso i portici della vecchia “Standa” si è ben presto popolato di cittadine e cittadini, particolarmente attratti dall’importante novità presentata al pubblico: lo Sportello SOS Liste d’attesa, che da qualche settimana opera presso la Cgil di Saronno, dalle 10 alle 12 di ogni venerdì mattina. Scopo del servizio: ottenere, tramite un ricorso gratuito, il rispetto dei tempi indicato dal medico di famiglia sulle impegnative per visite ed esami con il Servizio Sanitario Nazionale, che spesso vengono fissati fuori tempo massimo e disincentivano gli utenti.
Praticamente esauriti i 300 volantini che ne pubblicizzavano la presenza, la funzione e gli orari d’apertura a Saronno e in tutta la provincia di Varese, dove ci sono ad oggi 10 dei 30 sportelli nati negli ultimi sei mesi in Lombardia, che hanno già difeso vittoriosamente centinaia di persone.
Ma la giornata raggruppava più iniziative, che i diversi soggetti hanno deciso di raggruppare in un unico evento, che avrà luogo ogni sabato mattina a Saronno fino alla prossima estate.
Il comitato per l’ospedale ha raccolto più di 60 firme per una lettera che chiede al presidente della Regione Lombardia di non costruire l’ospedale unico di Busto e Gallarate, il cui iter è oggetto di un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica presentato dai comitati di cittadini. Con i soldi risparmiati sistemando i due ospedali esistenti (160 milioni di Euro, per ammissione della stessa Regione Lombardia) si avanzano denari sufficienti per rilanciare davvero l’ospedale di Saronno, quello di Somma Lombardo e rafforzare le Case di Comunità di tutta l’Asst Valle Olona.
Non sono mancati gli accenni alla posizione ambivalente delle amministrazioni comunali del territorio, che vengono invitate dagli organizzatori a sostenere questa ipotesi, anziché appoggiare l’insufficiente “piano di rinnovo” dell’ospedale saronnese dell’assessore Bertolaso.
Infine Attac Saronno ha raccolto oltre 60 firme per la petizione del comitato per il referendum regionale “La Lombardia SiCura”, che chiede – tra l’altro, un CUP unico regionale, la fine delle liste d’attesa, lo stop all’uso dei medici “gettonisti” nei servizi sanitari pubblici e il dimezzamento delle rette per le RSA, le “case di riposo per anziani” ormai quasi interamente gestite a prezzi esorbitanti per le famiglie da soggetti provati in convenzione con la Regione Lombardia.
La seconda “Giornata della sanità pubblica” si terrà sabato mattina 9 marzo ancora in piazza Libertà.
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Commenti
Ottima iniziativa. La necessità di partire “dal basso” per far valere i diritti è sempre più evidente.