Case Green, Tovaglieri (Lega): “Sogno di verdi e sinistre a pezzi, nostra battaglia continua per revisione direttiva nel 2028”
STRASBURGO – “Per maggioranza e Ue, una vittoria di Pirro. L’approvazione della direttiva sull’efficientamento energetico degli edifici voluta da Verdi e sinistra è azzoppata, la loro Casa Green e il sogno di mettere le mani sul portafogli degli italiani sono già caduti a pezzi. Grazie alla lunga e dura battaglia condotta dalla Lega e gruppo Id al fianco del governo italiano, siamo riusciti a contenere l’ennesima eco-follia di Bruxelles, che voleva imporre agli italiani nuove spese e nuovi oneri sulla casa. Anche se dall’ultima versione del provvedimento sono stati eliminati i target più divisivi e sono stati ripresi diversi emendamenti che ho proposto come relatrice ombra, rimane una misura dall’impianto impositivo, con obblighi a carico dei proprietari di immobili, con obiettivi incompatibili con la realtà del patrimonio edilizio italiano e con la totale mancanza di sostegno finanziario a copertura degli interventi di ristrutturazione previsti. Per questo abbiamo espresso voto contrario in aula e ci impegniamo fin d’ora a continuare la nostra battaglia per arrivare a una revisione della direttiva nel 2028: serve un cambio di rotta, una nuova maggioranza di centrodestra in Europa, con più concretezza e meno ideologia”.
Così l’eurodeputata Isabella Tovaglieri (Lega), componente della commissione Industria ed Energia del Parlamento europeo e unica relatrice ombra italiana del provvedimento.
Vuoi ricevere le principali notizie in tempo reale?
Su Whatsapp invia il messaggio “notizie on” al numero + 39 3202734048
Su Telegram cerca il canale @ilsaronnobn o clicca su https://t.me/ilsaronnobn
C’è anche il canale whatsapp, clicca qui per iscriverti
Lascia un commento
Commenti
purtroppo il vostro stupido sogno rallenta il bisogno di diminuire i danni che ogni anno provocano alluvioni e siccità. ma tantè la serietà e l’intelligenza a casa vostra manca
una legge scollegata dal mondo reale, con impatto a ridurre co2 molto basso visto che le caldaie si accendono 2 mesi l’anno, che impatta solo sulla gente meno abbiente. Talmente sconclusionata che io sarei persino favorevole alla sostituzione delle caldai mettendo quelle elettriche, ci fossero fondi Ue a sostenere il costo… L’Italia ad oggi non riesce nemmeno a produrre tutta l’energia elettrica che usa ed è costretta ad importarla. Per giunta è tra le piu’ care di tutta Europa, e la produzione da eolico e solare e’ una percentuale molto bassa. Con il fanatismo non si fa della decarbonizzazione vera, al massimo si vessa la gente (che poi si incazza)