Saronno, consiglio senza dibattito sul rendiconto 23. Variazione corretta e con “trasparenza fumé”
SARONNO – Ieri sera l’assemblea cittadina ha approvato il rendiconto 2023 un bilancio consuntivo da 74 milioni di euro illustrato con qualche slide e poche spiegazioni se non quelle tecniche e contabili dall’assessore al Bilancio Mimmo D’Amato.
La parte aperta al pubblico è stata liquidata in pochi minuti con l’intervento di Novella Ciceroni di Obiettivo Saronno. Del resto come segnalato dal presidente Pierluigi Gilli non c’erano, a parte qualche addetto ai lavori, cittadini nell’auditorium Aldo Moro dove si è tenuta la seduta per l’inagibilità della Sala Vanelli.
Altrettanto desolante la parte dedicata ai consiglieri: il presidente Gilli ha chiuso la fase di dibattito in pochi minuti perchè nessun consigliere prendeva la parola. Qualche velata protesta spenta dall’intervento del sindaco Augusto Airoldi che si è tolto qualche sassolino dalle scarpe parlando di quanto si è fatto ma funzionalmente a concedersi stoccate alle passate amministrazioni e alle opposizioni. Airoldi si accende quando parla di una città di Saronno che concretizza quanto auspicato da Mario Draghi e da Gianni Letta a livello europeo negli ultimi giorni. Parla della sua amministrazione che ottiene fondi del Pnrr e avvia cantieri ma soprattutto pone le basi, lavorando a livello comprensoriale, per avere fondi anche per il futuro.
Strizzati nelle dichiarazioni di voto da 3 minuti gli interventi di maggioranza e opposizione lasciano ben poco da ricordare: il commento di Francesco Licata “Non mi intimorisce il silenzio, non dobbiamo essere noi a parlare”, Alessandro Fagioli che parla di “tanti fondi che sono usati senza impatto sui problemi dei cittadini”, Marta Gilli che torna a plaudire per i lavori al teatro e nel post grandinata, Francesca Rufini che si concentra su quanto fatto su sicurezza e pari opportunità e Andrea Picozzi che loda fondi per i servizi sociali per i servizi sociali e la cultura “con un plauso all’assessore Succi che ha cambiato il panorama culturale cittadino” Stranamente stringato anche l’intervento di Pierluigi Gilli che rimarca la rispettata tradizione dell’attenzione di Saronno per i servizi sociali.
Segue il dibattito sulla variazione di bilancio da 2 milioni di euro dopo una decisamente criptica e non aiutata dai problemi tecnici del sistema civicam (che interessa sia il pubblico che segue il consiglio in streaming sia i consiglieri collegati) introduzione dell’assessore D’Amato.
Il dibattitto si concentra sull’errore nel preambolo sottolineato dal consigliere Cristiana Dho nella seduta della commissione bilancio e corretto ad inizio seduta dal dirigente malgrado fosse stato negato il giorno precedente. Dalle opposizioni accuse di poca chiarezza nella presentazione del “riordino di conti” come l’ha definito D’Amato tra cui ci sono cifre importanti come quelle sui cambiamenti legati agli appalti per la mensa e per le pulizie all’istituzione Zerbi.
A riassumere tutti gli interventi (Pier Angela Vanzulli, Luca Amadio, Cristiana Dho e Gianpietro Guaglianone) Luca Davide che riassume “un’Amministrazione trasparente come un vetro fumè”. A pungere nel vivo il sindaco Airoldi è però l’intervento di Gianpietro Guaglianone che per la seconda volta nella serata parla di assessore silenti che non spiegano programma, progetti e interventi. Airoldi chiosa “parlano nei numeri del bilancio e nei cantieri aperti”.
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Commenti
Ma quale strizzata dichiarazione? Al parlamento europeo nesdun intervento dei parlamentari dura più di tre minuti ad eccezione di quello dei relatori del provvedimento. E fanno bene, contano i risultati non le parole dei politici. E questa volt i risultati nel bilancio ci sono e sono anche abbondanti. A me interessa questo il resto è cucina politica che mi lascia completamente indifferente.
Scusate ma cosa significa variazione corretta, era sbagliata?
Si
Ah. E perché il deliberato non è stato modificato prima del voto se era sbagliato? O era sbagliato il narrativo che non ha richiesto di modificare la parte che viene votata?