Comitato il Saronnese per l’ospedale e Attac: “Ecco i rischi che corre l’ospedale di Saronno”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota del comitato il saronnese per l’ospedale e sanità pubblica e Attac Saronno.
La partecipazione del sindaco Augusto Airoldi alla serata (checché se ne dica pre-elettorale del candidato Librandi) di presentazione del lavoro finora svolto dalla Fondazione privata “Saronno In Salute”, ha sancito la posizione della maggioranza di centro(sinistra)destra con cui governa Saronno in tema di sanità pubblica.
Una posizione chiara: sì ad una sanità per pochi, per chi se lo può permettere, nessun problema se privata o finanziata da enti privati, poco importa se quella pubblica tout-court va in malora.
Solo così possiamo interpretare, infatti, le ultime prese di posizione di chi governa Saronno:
- martedì 14 maggio il sindaco ha mostrato grande apprezzamento per il lavoro presso l’ospedale di Saronno della Fondazione privata, del cui direttivo fa parte il suo alleato in maggioranza Gilli.
Poco importa se almeno due dei primari ospedalieri presenti a ringraziare Librandi (urologia e oculistica) sono tra i principali protagonisti dei disservizi che i cittadini comuni subiscono ogni giorno dal servizio sanitario nazionale in termini di infinite liste d’attesa per le prestazioni (non) offerte dai loro reparti. Lo testimonia il fatto che persino a fronte di ricorsi presentati contro i tempi lunghi non abbiano nemmeno risposto agli utenti: manca il personale? Protestino con i loro capi!
- il 6 aprile scorso, giornata internazionale contro la mercificazione della sanità (sic!), l’amministrazione comunale ha ben visto di organizzare una giornata sulla salute insieme al principale soggetto di sanità privata del territorio, quella Meditel-Bianalisi di proprietà della famiglia Montezemolo e di fondi sovrani stranieri, noti benefattori della salute pubblica…
- in quei giorni, il Sindaco affermava che si sarebbe tenuta “in primavera” la riunione dei 19 sindaci del bacino d’utenza dell’ospedale con l’assessore regionale Bertolaso per fare il punto della situazione sul “Piano di rinnovo” regionale per l’ospedale di Saronno: non veniva tuttavia indicata una data, né una qualche forma di coinvolgimento della cittadinanza su un tema così importante, che evidentemente si preferisce trattare a porte chiuse. Al punto che, ad oggi, non è dato sapere se questo incontro si sia svolto oppure no e che esiti abbia eventualmente dato.
- intanto alla fine della primavera manca soltanto un mese e prima che essa termini andrà a chiudersi senza possibilità di proroghe la costosa convenzione con la cooperativa privata che ha permesso all’Ospedale di Saronno di mantenere in vita (con livelli qualitativi tutti da discutere) il Pronto Soccorso del nosocomio cittadino. A fronte di richieste anche ufficiali fatte da mesi, al nostro Comitato non risulta di avere ancora ricevuto risposte ufficiali da parte della Direzione Medica dell’ospedale (cui era indirizzata la richiesta), ma nemmeno da altri soggetti pubblici, che ne sono stati messi a conoscenza dalla nostra comunicazione, come sempre pubblica e trasparente.
- iI rischio è quindi quello, esattamente come un anno fa, che il Pronto Soccorso chiuda del tutto o in parte, a causa della mancanza di un numero importante di professionisti strutturati, alla faccia di quel “Piano di Rinnovo” regionale dell’ospedale che da subito avemmo a criticare proprio per la mancanza di investimenti sul personale e di visione di medio e lungo periodo.
- del resto, la più recente dichiarazione pubblica della direzione medica dell’ospedale di Saronno è stata quella per ringraziare i giornalisti Mediaset che introducono le serate della Fondazione, come è avvenuto la sera del 14 maggio, a sancire il patto “pubblico-privato” per la gestione dell’ospedale.
- il Comune, inoltre, non sembra più essere interessato nemmeno ai destini della casa di Comunità di Saronno, ancora molto sotto organico e con pochissimi dei servizi previsti attivati: ma anche questo servizio, cui pure il Municipio partecipa con personale proprio, sembra essere sparito dal radar dell’amministrazione comunale, che pure si era impegnata votando una propria mozione, nel giugno scorso, a monitorare insieme agli altri servizi di sanità pubblica presenti a Saronno.
- mozione, lo ricordiamo, che rigettava quella proposta da mille cittadini, molto più radicale ed incisiva nel chiedere all’amministrazione comunale un impegno concreto per la salute a 360° della cittadinanza, di cui il sindaco è responsabile per legge. Ad oggi, quanto si vede su questo fronte è la dichiarazione di intenti del nuovo Piano Generale del Traffico Urbano, che ha l’obiettivo di “non peggiorare la situazione”, in una città nella Top 10 Europea dell’inquinamento da micropolveri!
Ecco, quindi, la situazione della sanità e della salute pubblica a Saronno, con un Piano di Governo del territorio che incombe e su cui la composizione politica dell’attuale maggioranza non promette nulla di buono.
Di più: con un’amministrazione comunale che fatica a dialogare con quella parte di città in disaccordo sulle scelte compiute da Sindaco&Soci. Il 26 maggio sarà passato infatti un anno da quando Airoldi nel suo ufficio riceveva dalle mani del nostro comitato – presenti alcuni giornalisti – una comunicazione che quel giorno stesso veniva regolarmente protocollata in Comune. A seguito di una non veritiera ricostruzione dei fatti, apertamente smentita dalla stampa locale presente nei suoi uffici, ci apostroferà goffamente come persone che usano “metodi fascisti, brigatisti e mafiosi”. Non ha ancora chiesto scusa.
Perciò la lotta per il diritto alla salute nel territorio del Saronnese va avanti dal basso: sono oltre 400 le firme finora raccolte da noi per la petizione regionale “La Lombardia SiCura”, organizzata dai movimenti di cittadini per la salute, e altrettante per una petizione locale dove si chiede alla Regione di ritirare la delibera per il nuovo ospedale unico (sotto ricorso) di Busto e Gallarate, risistemare i due nosocomi esistenti e usare i 160 milioni di Euro che avanzerebbero per l’ospedale di Saronno e le Case di Comunità del territorio Asst.
L’appuntamento è, come sempre, ogni sabato mattina dalle 10 alle 12 in piazza Libertà, con le “Giornate per la sanità pubblica” nel Saronnese e allo Sportello SOS Liste d’attesa presso la Camera del Lavoro – CGIL di Saronno, il venerdì dalle 10 alle 12: qui si può fare gratuitamente ricorso se le visite e gli esami prescritti dal medico di base sono stati dati dal CUP in tempi più lunghi di quelli indicati o in luoghi lontani.