Silighini: “Sono pronto a sfidare Salvini, faccia le primarie”
Così inizia la presa di posizione di Luciano Silighini Garagnani, numero uno della lista civica “L’Italia che verrà”.
“Patetico vedere su quel palco la Meloni e Toti al fianco di quei cartelli che scimmiottano i manifesti di Trump. Salvini non è Trump e nemmeno lontanamente ha la sua storia come non ha lo spessore che aveva Berlusconi. Trump ha costruito un impero col suo lavoro,così Berlusconi. Salvini non ha mai lavorato. Un uomo che insultava i napoletani,i calabresi può essere un leader nazionale? Meloni,La Russa,che hanno una storia politica erede del fascismo possono farsi guidare da un ex frequentatore dei centri sociali e capo del “Partito comunista padano”? Berlusconi manda il suo alfiere Toti in quella “roba lì”? Il carnevale è tra sei mesi,quegli striscioni sembrano più il gay pride ma con certa gente nel deretano lo prendono tutti gli italiani. Il centrodestra deve ripartire dalla sua storia. Da ciò che fecero Berlusconi Fini Casini e Bossi: unire le anime liberali,nazionali,cattoliche e federali in una grande casa comune il cui leader possa parlare,con intelligenza e cultura,al Valdaostano come al Siciliano. Salvini non può essere questo. Gli slogan se non diventano fatti vanno bene solo per vendere pesce al mercato. Dove la Lega comanda non vedo differenze epocali a dove governano altri. A Saronno,a parte mettere propri uomini nei posti più disparati ho visto solo la giunta andare a cena al centro islamico. Le ruspe erano parcheggiate fuori dalla moschea? Serve coerenza e resettare tutto. Si facciano le primarie di coalizione aperte a tutti gli Italiani come fa il Pd ma in modo più serio. Sia il popolo a scegliere il proprio leader. Salvini candidato? Chieda le primarie se ha il coraggio ed io lo sfido come fui il primo a raccogliere le firme nel 2013 quando Berlusconi poi “cambiò idea” (ennesima figura pessima del Cavaliere)”
13112016