Morti sospette, il prevosto: “Ora il ferito è l’ospedale, tocca a tutti noi curarlo”
SARONNO – Una forte presa di posizione sulla vicenda delle morti sospette in pronto soccorso arriva anche dalla comunità pastorale Crocifisso risorto tramite le parole di monsignor Armando Cattaneo. Il prevosto ha scritto una vera e propria lettera aperta all’ospedale che sarà letta ai fedeli di tutte le parrocchie sabato e domenica durante le messe.
Ecco il testo integrale
“Caro Ospedale di Saronno, ti vogliamo bene. Non possiamo fare a meno di dirtelo, a nome di tutta la comunità cristiana, e di dirlo a tutta la
città mentre ti vediamo sbattuto come un mostro in prima pagina. Lo vogliamo dire a tutti i lavoratori di questa che è la prima azienda in Saronno
per numero di addetti. Migliaia di persone della città e del saronnese sono stati curati qui e bene! Tra tante difficoltà medici, infermieri
e amministrativi offrono cure a ciascuno di noi nei nostri momenti più fragili, sforzandosi di accompagnarle con tutta l’umanità di cui sono capaci.
E questo da cento e più anni. Ti vogliamo bene anche perché molti di noi sono nati lì da te! E continuiamo a volerti bene, anzi di più, adesso che d’un tratto, in una mattina fredda di novembre, due volti, di un uomo e di una donna che lavorano lì da te, vengono presentati su tutte le prime pagine come due lucide belve. E lo sono davvero se si dovessero rivelare vere le nefandezze loro attribuite.
Come cristiani vogliamo anzitutto pregare per le vittime, anziane e giovani, note e ancora ignote. Avevano tutto il diritto di continuare a vivere, tanto o poco che fosse. Nessuno invece ha il diritto di accorciare neppure di un istante la vita di nessuno. Tra le vittime i due figli nell’infermiera, ora senza genitori. Preghiamo per i colleghi che soffrono un discredito immeritato e lo sconvolgimento di una conoscenza e addirittura di un’amicizia che si rivela d’un tratto falsa e traditrice. Preghiamo per gli inquirenti perché non lascino ombre, incidano a fondo senza lasciare alcuna traccia di marcio. Preghiamo per l’intera città che non si merita questa notorietà da incubo. Preghiamo e lo facciamo
oggi, subito, in tutte le messe di questa domenica.
Vorremmo che da questo male abissale potesse scaturire una potente reazione di bene da parte di tutti. Esigiamo dalle autorità di ogni grado, nazionali e locali, sanitarie e amministrative, che si lavi questo obbrobrio garantendo a Saronno e al suo ospedale il massimo della qualità e dell’eccellenza. Adesso i conti economici non possono prevalere. E’ in gioco la città e il popoloso circondario.
Solo così si può cancellare il gorgo di disumanità: con decisioni nobili che portino l’umanità in alto, il più in alto possibile. Ma tutto questo ancora non basta e forse non serve, se non ci dovessimo impegnare tutti a una decisa e irrevocabile scelta di bene. E’ in gioco la coscienza
di ciascuno. La dignità di ciascun saronnese. Nessuno può tirarsene fuori. Ospedale di Saronno, tu che curi tutti, oggi sei tu il grande ferito. Tocca a tutti ora curare te”.
03112016
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Commenti
Ma Fagioli dov’è? Forse a Cuba ai funerali di Fidel Castro …
E si questa campagna stampa pochi gg dopo che all’aldo Moro Giulio Gallera (21 Nov) dichiarava : “Nove ospedali sono troppi” e il giornale locale la Settimana di Venerdì scorso riportava sarà un caso che si sia proceduto ora agli arresti visto che le denuncie sono del 2013. Mah.
Bravo DON.
Ma i politici dove sono?
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Scusate è sparito.
Il giornale riportava in prima pagina “Ospedali in crisi profonda: Saronno e Tradate tremano”
Chi vive giornalmente a contatto con la Comunità è a conoscenza di tutte le miserie che stazionano nell’animo umano. Chi invece ha a cuore le sorti di un territorio violentato, ferito da questi eventi delittuosi può solo proporre un serio esame di coscienza per far ritrovare il bene finalizzato ad apprezzare la vita, migliorala e non distruggerla. Occorre guardare al futuro e quindi bisogna avere il coraggio di reagire e rialzarsi specie quando la Comunità corre il rischio di cadere nella spirale malefica di chi disprezza tutto ciò che lo circonda. La ricerca materiale di responsabilità è un atto dovuto, necessario, che servirà in parte a sanare i danni esistenziali provocati.
Si deve riconoscere che il Prevosto è andato oltre gli avvenimenti e ha percepito i rischi che derivano dalla campagna che i media stanno conducendo. Abbiamo trovato finalmente un vero SINDACO per la città ?
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Eh si, infatti è stato eletto da dio 😉