Tosi replica a Licata: “Ecco come fanno ad esserci senzatetto saronnesi”
SARONNO – L’assessore ai Servizi Sociali Gianangelo Tosi replica al capogruppo del Pd Francesco Licata in merito all’apertura del rifugio per i senzatetto del quartiere Prealpi. In particolare Tosi risponde alla domanda di Licata su come si faccia ad accertare la “saronnesità” dei senzatetto. “Sarebbe interessante sapere – aveva concluso Licata – come si possa determinare la “residenza” di un “senzatetto”. Mi sembra che siano due cose in evidente contraddizione”.
“Basta – replica Tosi essere stato sfrattato e non avere i requisiti per l’assegnazione di una casa popolare o non averne fatta richiesta o avere la sfortuna che non ce ne siano di assegnabili in quel momento. Ma ancor più avere subito il pignoramento della casa e non poter richiedere l’assegnazione di una casa popolare perché per legge si risulta ancora proprietari di immobile fino a quando non viene venduto all’asta ma dal quale per effetto di una assurda legge introdotta qualche anno fa da un governo “progressista” si viene allontanati per favorirne la vendita ed il più rapido incasso del credito da parte di chi ha promosso il pignoramento, cioè nella stragrande maggioranza dei casi le banche che hanno concesso il mutuo per l’acquisto.
Il mese scorso assieme a tutti gli assessori ai Servizi Sociali del distretto di Saronno ho indirizzato una lettera al presidente del Tribunale di Busto Arsizio sottolineandogli che quegli ordini di liberazione creano inevitabilmente dei senzatetto perché quei soggetti non possono per legge richiedere l’assegnazione delle case popolari. Ma la risposta, di pochi giorni prima di Natale, è stata che è preminente l’interesse di tutelare i diritti dei creditori … Ecco come si può essere senzatetto residenti. Ed ecco perché, in queste emergenze, non posso far altro che occuparmi prima di tutto dei senzatetto saronnesi!”
(foto archivio)
06012018