Licata: “Saronno mette mano al proprio portafoglio dando priorità alle scuole”
SARONNO – “Queste sono le notizie che fanno particolarmente piacere, pur nella drammaticità del momento”. Inizia così l’intervento di Francesco Licata capogruppo del Pd di Saronno.
“Saronno è capofila nello stanziamento di fondi extra per far fronte ai danni dal maltempo, non con una legittima, ma purtroppo per il momento inascoltata, richiesta di risarcimento per calamità alla Regione o al governo ma “mettendo mano al proprio portafogli”.
Le scuole verranno prima, perché come crediamo fermamente, la scuola è fondamentale per le famiglie ed è un pilastro della nostra comunità
“La priorità, verrà data agli edifici scolastici (dai nidi alle scuole secondarie di primo grado), che dovranno essere in ordine per la ripresa settembrina.” Avanti così! Coraggio Saronno!
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Commenti
Caro Licata: il “proprio portafoglio” in realtà si riempie con le tasse che pagano i cittadini, “tasse” che, per la cronaca, mi avete aumentato.
Non sono soldi della Giunta, ma che la Giunta è chiamata ad amministrare.
Perchè scusate che volevate fare ? Lasciare le scuole con i buchi nel tetto fino a settembre e poi scoprire che erano inagibili ? Ma ovvio che gli edifici pubblici vadano riparati subito come stiamo facendo noi per le abitazioni private. Ma possibile che dobbiate fare proclami per una cosa ovvia ?
Strano è il minimo che un ‘ amministrazione possa fare per andare incontro ai danni che i privati cittadini hanno subito ed esclusi dai fondi regionali destinati solo per le pubbliche amministrazioni , infatti a pagare il prezzo maggiore sono sempre i contribuenti che pagano le tasse regionali e comunali , nulla di nuovo all’orizzonte
Scuole ed altri edifici comunali di rilevanza strategica non sono coperti da assicurazione come qualsiasi condominio che si rispetti?
E chi li dovrebbe pagare se no? Invece i danni a casa mia li paga lei?andare a picchiare i pugni sul tavolo in regione per chiedere lo stato di calamità vi è già venuto in mente?Siamo stufi delle vostre chiacchiere