Ex pugile spezza le braccia al nuovo amore dell’ex moglie
Tutto è iniziato con la separazione della coppia, sposata dal 1996, avvenuta nell’agosto 2013: la donna provata dalle violenze, fisiche e psicologiche, di cui era vittima si è allontanata con la figlia andando a vivere in una comunità protetta e poi trovandosi una nuova abitazione. I problemi sono iniziati quando l’origgese ha iniziato a frequentare un 43enne di Cesate. Il passato burrascoso del nuovo amore della compagna non ha convinto il marito che ha iniziato a intimare alla coppia di terminare la loro relazione. Da allora per il 43enne è iniziato un incubo: è stato vittima di un’aggressione nel mese di ottobre in cui ha riportato lesioni giudicate guaribili in 30 giorni. Lo scorso marzo si è incontrato con l’ex marito della compagna per un caffè ed ha finito per essere nuovamente malmenato.
La situazione è degenerata lo scorso 5 aprile quando è stato invitato a casa dell’ex pugile: qui ha trovato ad attenderlo l’uomo e due complici che gli hanno impedito di scappare. L’ex marito ha preso una spranga di ferro ed ha iniziato a colpirlo alla testa, al volto e con violenza alle braccia spezzandogli le ossa. Ha quindi preso il cellulare dell’uomo ed ha chiamato l’ex moglie. “Dovrai andare ad imboccarlo all’ospedale – le ha detto – perchè gli ho spezzato le braccia. Finite subito questa relazione” le ha intimato. Ha quindi lasciato andare il cesatese che si è trascinato a casa della sorella. Qui è stato raggiunto dall’ambulanza che l’ha portato all’ospedale di Garbagnate Milanese dove è stato sottoposto ad un intervento per riallineare le ossa spezzate. Per lui la prognosi è stata di 46 giorni.
L’uomo comunque non ha voluto sporgere denuncia a carico dell’ex marito della compagna. I carabinieri della stazione di Caronno Pertusella sono comunque riusciti a ricostruire l’intera vicenda tanto che il giudice per le indagini preliminari Luca Labianca ha emesso un’ordine di custodia cautelare in carcere a carico dell’ex pugile.
Nei guai anche i due complici che si sono assicurati che la vittima non potesse scappare: sono stati denunciati a piede libero per lesioni aggravate volontarie.
11062014