Silighini: “I migranti pakistani di Uboldo li ospito io!”
SARONNO – Sono stati trasferiti in un altro centro d’accoglienza, mentre Luciano Silighini Garagnani della lista “L’Italia che verrà” si era provocatoriamente detto pronto a riceverli a Saronno. Stiamo parlando dei dieci migranti pakistani protagonisti della giornata di protesta ad Uboldo.
“Invito i pakistani, che senza vergogna hanno il coraggio di lamentarsi per il cibo e per la sistemazione che gratuitamente viene fornita loro a Uboldo, pagata con i soldi del popolo Italiano, a venire miei ospiti a Saronno dove li accudirò facendoli vive nelle stesse condizioni con le quali vivevano in Pakistan!” sbotta Silighini Garagnani. Che prosegue:”Pronto a fornire lo stesso tipo di letto, e lo stesso contesto in cui mediamente si vive in Paklistan,almeno si sentiranno a casa loro visto che hanno lasciato la loro Patria, dove non mi risultano esserci terrificanti guerre o spaventosi conflitti. Si impari a fare la differenza tra persone perseguitate ingiustamente da guerriglieri, e chi cerca solo di farsi mantenere!”
09092015
Lascia un commento
Commenti
“La cucina del Pakistan può essere assimilata con ben poche differenze a quella della vicina India dal momento che entrambe utilizzano cibi molto speziati seppur con differenze locali a volte anche molto forti.
Pakistan e India settentrionale hanno piatti di tradizione islamica (Mogol) proveniente dall’Asia centrale con molte ricette a base di carne, soprattutto agnello e montone; la cucina dell’India meridionale è molto piccante; quelle del Bengala e del Bangladesh fanno gran uso di formaggio (panir).
Goa è un caso a parte perché è stata colonia portoghese fino al 1965, per cui è molto diffuso l’utilizzo della carne di maiale (i goani sono cattolici), non consumata in altri stati per motivi religiosi; nel Gujarat i piatti sono agrodolci; nel Maharashtra si mangia vegetariano.
Quando entrate in un ristorante pakistano dovete tener sempre presente che dal momento dell’ordinazione all’arrivo dei piatti può passare parecchio tempo. E’ meglio ordinare e fare un giretto nelle vicinanze e tornare dopo una mezz’ora. Per motivi igienici, è consigliabile consumare carne a Goa o nei ristoranti delle grandi città; altrimenti è meglio optare per riso e verdure.”
Come vedete, il riso è consigliato anche per i turisti che vanno in Pakistan per motivi igienici. Se volevano protestare per qualche loro problema, il cibo è l’ultima scusa che potrebbero avere.
Chiunque li difenda su questo punto sbaglia.
E nessuno di noi sa la situazione di guerra o non guerra in Pakistan, a meno di viverci.
Spero che il Prefetto gli abbia caldamente consigliato di smettere con la protesta, visto che suo il compito di mantenere l’ordine.
Fanfarate come al solito……vergogna
Se e’ vero che erano sotto assedio, in guerra devono solo che esser riconoscenti e grati a chi li ospita e li sfama, invece No pretendono ma cosa volete da noi che paghiamo le tasse anche per sostenere queste persone egoiste .
Non vi sta bene ? noi tutti felici che ve ne andiate a cercar miglior sistemazione in altri paesi , ricordo che ci sono italiani che dormono in macchina e non disturbano nessuno.
ma come si fa a non capire oppure fate finta…..CI VUOLE UNA GUERRA D-I-C-H-I-A-R-A-T-A !!!!!
allora anche a Napoli c’è la guerra??? s’ammazzano tutti i giorni!!!
a Palermo c’è la guerra??? dovrebbero chiedere l’asilo politico alla germania allora……
siete solo degli approfittatori !!! trovate tutte scuse x farvi mantenere a sbaffo!! state a casa vostra!!!!! gli italiani ne hanno piene le scatole!!!
Siligo che caduta di stile …non me l’aspettavo da te.. forse hai preso troppo sole pulendo i parchi cittadini ..
Salve, Dott. Silighini,
lei ha ragione, non c’è una guerra dichiarata ma non c’è neanche la pace dichiarata. I talibani pakistani minacciano terroristicamente e non parliamo di piccoli gruppi jihadisti come Lashkare Tayyaba, Lashkare Mohammadia, Sippah Sahaba…….. Dal 1979 ( invasione militare dell’URSS nel Afghanistan) che stiamo combattendo interrottamente la guerra per gli afgani, kashmiri e Pashtun. Dopo l’11 settembre sono stati uccisi più di centomila pakistani e quarantamila militari negli attentati compiuti dai fondamentalisti. Pakistan è un paese ricco di prime materie ma la mancanza delle istituzioni democratiche, corruzione alle stelle, militari potenti e i conflitti interetnici costringono i giovani o di lasciare il Paese o di abbracciare le armi per le forze jihadiste. Un’altra mini guerra tra sciiti e sunniti sta causando miglia di morti e instabilità sociale. Posso elencare tanti altri conflitti ma l’invito di riflettere e non giudicare. Grazie
Sig. Silighini si ritiri per favore. È peggio dei peggiori personaggi televisivi che purtroppo si è costretti a vedere ogni sacro santo giorno!
Giusto per una rinfrescata…
In Pakistan non ci sono guerre?!? Forse ora non ci sono conflitti in atto e aperti, ma mi sa che Silighini non conosce bene la storia contemporanea…