Domà nunch: “Prima di parlare di accoglienza, si pensi alle conseguenze”
Inizia così la forte presa di posizione di Domà nunch in merito alla querelle dell’ex sede staccata del GB Grassi che doveva essere usata per ospitare 32 profughi mentre in realtà il progetto è stato bloccato da alcuni problemi burocratici scoperti dal sindaco.
“Giusto per fotografare la situazione generale, viviamo in un momento surreale in cui la Guardia Costiera Italiana si spinge fino a 10 chilometri dalla costa libica per prendere i barconi e portarli sulle nostre coste, di fatto sbrigando il lavoro dei trafficanti di uomini che prendono dai 3.000 ai 10.000 euro a “richiedente asilo”, per portarlo in Italia.
Questa pratica costante viene plaudita dall’UE, che però adesso se ne guarda bene di fare qualcosa di più se non incensarci di complimenti per aver svolto per bene il compitino affidatoci. Ora la gestione è affar nostro, e qui si apre la vera questione.
Sono molti i sindaci in Italia, compresi quelli PD, che si sono scagliati contro la decisione del governo centrale di riempire i comuni di clandestini, a dimostrazione che la questione va ben oltre nuovi dogmi partitici o di fede, ma affonda la propria ragion d’essere nella vita pratica, reale, quotidiana, sicuramente non esauribile in un salotto dell’alta borghesia né nei santissimi attici di qualche cardinale che decide quali siano le nuove priorità di un buon cristiano.
Anche perché dei disagi che vivono e che creano i “richiedenti asilo”, generalmente, sono problemi dei sindaci, i quali anche se contrari a questa forma di gestione del problema, si trovano a dover fare i conti spesso con proteste, manifestazioni, rivolte, degli ospiti delle strutture, i quali, a loro dire, lamentano proprio un trattamento non idoneo da parte dei caritatevoli gestori. In effetti con quel che hanno pagato il viaggio, il wi.fi e il menù a scelta sembra il minimo…
A questo la comunità pastorale dovrebbe pensare, prima di evocare speranzosi lo stato di emergenza prefettizio, che sicuramente garantirebbe loro un bell’incasso, ma una serie di problemi alla città“.
23092016