I sostenitori saronnesi della Lega Nord a Firenze per il “No” al referendum
SARONNO – “Tra i migliaia di sostenitori e militanti della Lega Nord presenti a Firenze non poteva mancare la sezione di Saronno con il sindaco della città Alessandro Fagioli ed i consiglieri comunali. Sicuramente ha fatto un certo effetto vedere Piazza Santa Croce gremita, e per il secondo anno dopo Bologna 2015, siamo riusciti a far emergere il fatto che un nuovo pensiero politico sta crescendo anche in terre storicamente lontane dalle idee leghiste”.
Lo sottolinea il segretario cittadino del Carroccio, Davide Borghi, in tema di consuntivo della recentissima trasferta toscana.
Il 4 dicembre si gioca la battaglia della vita, dove si schierano due visioni delle istituzioni diametralmente opposte, tra chi vorrebbe tornare ad accentrare le competenze dei territori sotto il centralismo romano, e chi come chi voterà “No” si batte per proteggere l’ultimo granello di autonomia amministrativa rimasta. Il 4 dicembre non ci sarà il quorum, per cui è necessario che chi vuole votare “No” si rechi alle urne. E non solo. Come già detto in ogni campagna elettorale, si deve convincere anche gli indecisi,spiegando cosa cambia e che impatti negativi ci saranno a Saronno nel caso vinca il “Si”. Per questo motivo la lega sarà in piazza i prossimi due fine settimana per distribuire materiale referendario che illustra le inesattezze e le contraddizioni del Governo Renzi.
17112016
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Commenti
Certo che siete rimasti veramente in POCHI a sparare conto la Lega..metaforicamente parlando logicamente…!!!
Ma i leghisti saronnesi, parenti stretti di quelli di Roma ladrona,
credono davvero in quello che dicono o leggono pari pari quello che gli scrivono le somme menti padane?
Mi sembra che, come al solito, si predica bene ma si razzola mooolto male.
Stanno comunque facendo un favore ai sostenitori del sì,
perché se le loro indicazione sono per il no in molti voteranno l’opposto…..
marciate marciate, ma non tornate
Come al solito il segretario della Lega saronnese esaspera la votazione referendaria del 4 dicembre 2016 definendola impropriamente “battaglia della vita” perché gli sono state imposte dall’alto queste direttive. E’ da irresponsabili creare animosità e paure catastrofiche, proiettandole capziosamente su Saronno, che è una città viva della Regione Lombardia e dello Stato Italiano. Altre ipotetiche configurazioni fantasiose sono solo bagliori di una meteora che distorce la realtà. Dal comunicato si evince che il giovane segretario ha paura del proprio futuro e da giovane sprovveduto vuole difendere a spada tratta solo il suo “granello” evanescente.
sempre meglio di chi non difende neppure il “granello” evanescente e preferisce regalarlo a terzi