25 aprile, quarto programma alternativo: Silighini fra cimitero e Santuario
SARONNO – 25 aprile, non c’è tre… senza il quattro a Saronno. Oltre al programma ufficiale di celebrazioni del Comune, quello alternativo dell’Associazione partigiani e quello dell’Assemblea antifascista con gli anarchici del centro sociale Telos, c’è stata pure una quarta variabile, proposta dal movimento “L’Italia che verrà” guidato da Luciano Silighini Garagnani.
“L’Italia che verrà” ha deposto, come negli ultimi anni, un mazzo di fiori dinnanzi al cimitero comunale e acceso un simbolico cero al Santuario della Beata vergine di Saronno “per ricordare tutti i martiri innocenti uccisi durante la guerra civile italiana – si legge in un comunicato del gruppo – In particolare si ricorderanno i partigiani bianchi giustiziati dalle brigate comuniste e le povere martiri Giuseppina Ghersi, bambina 13enne uccisa e stuprata dai comunisti e Norma Cossetto, 23enne friulana infoibata”. Dice Silighini:”Abbiamo pregato in memoria di tutti quegli uomini e quelle donne che dal 1940 al 1945 hanno combattuto con fede e onore per proteggere la nostra Patria e difendere i valori nazionali ed abbiamo chiesto perdono al Signore per chi al contrario combattè spinto da odio e violenza criminale augurandoci che presto i valori su cui è nata la nostra Patria possano essere condivisi da tutti gli italiani”.
(foto archivio)
25042017
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Commenti
mi pare di ricordare che a dichiarare guerra fu Mussolini…altro che combattere per difendere la patria, quella italiana fu una entrata in guerra per aggredire l’Europa a fianco della Germania. O mi sbaglio??? tant’è che eravamo in Russia, Jugoslavia, Grecia e Africa…a fare che?? non certo gli angioletti, giusto x la precisione storica
Giustissimo ricordare le vittime degli stupratori comunisti. Mi risulterebbe però che i repubblichini non fossero dei francescani dediti solo alla preghiera. Ricordare ANCHE le vittime degli stupri, le fucilazioni e gli eccidi di coloro che secondo Silighini hanno combattuto con onore e fede (fascista)?
Ricordati, Silighini, che se oggi puoi dire liberamente ciò che pensi, non lo devi ai tuoi camerati in camicia nera.
continua ka censura. nn si può parlare di silighini