Il Gap Saronno alla StraMilano
StraMilano Strabagnata, StraMilano Strafortunata ? Di sicuro per il Gap Saronno è stata una StraMilano Stranumerosa: ben 26 iscritti ! Dei quali, Marco, Daris e Stefania reduci dalla Maratona di Barcellona della domenica precedente e Franco, ancora condizionato da una recente contrattura, dalla Maratona di Roma: Straordinari ! Al loro opposto Robert-one, fermo da 20 giorni per mal di schiena (acciacco da “vecchio” Runner) che “resuscita” con una settimana di anticipo e all’ultimo decide di correre ugualmente: Strapazzo (lascio a chi legge libera interpretazione).
Una parte del gruppo si ritrova alla stazione di Saronno dove Ale viene ad augurarci “in-bocca-allo-StraLupo” e a scattarci una Strafoto.
Si sa che il Runner non patisce la pioggia anzi, spesso con la pioggia trova le condizioni meteo ideali per correre al meglio. Il problema è il prima e il dopo gara. Quando piove, spesso l’organizzazione lascia alquanto a desiderare, facendo il classico … “buco nell’acqua”. Sperare che, con queste condizioni atmosferiche, ci siano adeguati e sufficienti spogliatoi è speranza vana, è più probabile che io tagli il traguardo prima di un kenyano !
E così, prima della partenza ci tocca cambiarci in posti di fortuna, dove ci sia una parvenza di riparo dalla pioggia. Ma è soprattutto all’arrivo che si sente la mancanza di un posto coperto e caldo dove indossare con calma i propri vestiti asciutti. E se tutto ciò l’avevo messo in conto, sinceramente mi aspettavo però che dopo il traguardo perlomeno venissero distribuiti i teli termici da mettere in spalla, invece nulla, la medaglia sì, quella è immancabile ma semplici teli termici no, bè, preferivo non ricevere la medaglia ma avere un telo termico che mi riparasse dal freddo. Al deposito borse incontro Roberto C. che, dall’alto dei suoi quasi 2 metri, sventola il numero di pettorale attirando l’attenzione e facendosi consegnare abbastanza velocemente anche la mia sacca che ha un numero meno della sua. Mentre mi sto rivestendo sotto il cielo gocciolante, mi raggiunge Ermes, già cambiato, che sta letteralmente tremando dal freddo. Rimango indeciso se andare in fretta in Stazione Cadorna o se aspettare la mia collega Paola che dovrebbe ormai aver terminato la gara, per sapere com’è andata. Aspetto un po’ e la vedo al deposito borse, anche lei parecchio infreddolita. Per sua fortuna riesce ad infilarsi su un’auto della Croce Rossa per cambiarsi. Poi formulerà la tipica domanda che tutti i Runners prima o poi si fanno: “ma chi me lo ha fatto fare, che senso ha fare tutta questa fatica” ? Ahinoi non c’è una risposta valida in assoluto, ognuno deve trovare una risposta valida per se stesso. E nel suo caso sono sicuro che la troverà quando fra due settimane terminerà la sua prima Maratona a Milano. Certo è che oggi è stata una gara che non so quanti possano dire che ricorderanno con soddisfazione, non tanto per la gara in sé, ma per le condizioni atmosferiche rese proibitive soprattutto da una carente organizzazione post-competizione. Comunque sia, per alcuni la gara, da un punto di vista cronometrico, è stata molto positiva. Ne cito solo alcuni: Carlo che ha stabilito il nuovo Best Gap 2013 con l’ottimo tempo di 1 h 23’ 05”; Manuel, Roberto C., Samuele, Enrico che hanno migliorato il loro personale; Barbara e Giovanni che hanno terminato la loro prima Mezza Maratona con i colori del Gap Saronno.