Airoldi rinnova “il Voto” con il prevosto
SARONNO – E’ stato il presidente del consiglio comunale Augusto Airoldi a portare all’altare i 18 ceri mantenendo fede, per la 436esimo anno consecutivo, al Voto fatto dai saronnesi il 23 maggio 1577 alla Beata Vergine dei Miracoli per fermare la peste che da oltre un anno flagellava l’antico borgo. La prima volta per Airoldi, che sostituiva il sindaco Luciano Porro in California per una vacanza di famiglia, ma anche per don Armando Cattaneo prevosto della città che ha presieduto la celebrazione.
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Alle 15 dalla chiesa di San Francesco è partita la processione a cui hanno partecipato anche i bimbi di quinta elementare di tutti gli oratori cittadini. Dopo aver percorso via Primo Maggio e un tratto di via Varese con le autorità civili e religiose, la banda e i volontari dell’Unitalsi, i piccoli fedeli sono entrati in chiesa con le candele accese un simbolo di quelle cere poi consegnate all’altare al momento dell’offertorio da Augusto Airoldi.
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A presiedere la celebrazione religiosa è stato, affiancato da tutti i religiosi della città a partire dal rettore del Santuario don Sebastiano Del Tredici, don Armando Cattaneo che salutando i fedeli all’inizio della Messa ha sottolineato come la festa del Voto sia un modo per “toccare con mano le radici cristiane della città: è la fede che va indietro di secoli e secoli ed unisce tutta la città”.
Ecco il momento dell’offerta
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Sara Giudici
08042013