25 aprile, fantoccio leghista impiccato e fumogeni: in cento per il contro-corteo
SARONNO – E’ stato tutta in chiave antileghista la manifestazione dei ragazzi del centro sociale Telos organizzata stamattina in contemporanea con le celebrazioni ufficiale. I ragazzi sono arrivati in piazza Libertà alle 10 subito dopo l’alzabandiera mentre le autorità civili e militari erano già in Prepositurale per la messa.
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Si sono radunati all’inzio di corso italia con cartelli che recitavano “Più evasioni meno prigioni”, “il loro 25 aprile, sbirri leghisti e un mazzo di fiori” e un maxi striscione con la scritta “Liberazione diretta”. Gli animi si sono scaldati poco prima delle 11 quando è iniziato il corteo ufficiale. Insulti e cori contro il Carroccio hanno salutato il passaggio delle autorità con i ragazzi che si sono accordati dopo il gruppo dei politici.
Attimi di tensione anche durante il passaggio in corso Italia quando i ragazzi hanno avuto un vivace scambio di battute con alcuni esponenti politici e cittadini. Diviso da un doppio cordoni di forze dell’ordine il corteo dei centri sociali è proseguito senza problemi fino all’incrocio tra via Diaz e viale Rimembranze dove, invece di proseguire per l’omaggio ai caduti i ragazzi hanno svoltato in direzione della stazione.
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Proprio dopo il passaggio davanti alla stazione ha fatto capolino un fantoccio, con un sole della Alpi, impiccato a testa in giù portato in giro su una sorta di canna da pesca
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Il corteo è proseguito fino allo stabile occupato in via Don Monza scortato dalla polizia e dai carabinieri. Non sono mancati i fumogeni ed anche il lancio di un gavettone pieno di vernice contro la filiale di via Marconi di Banca Intesa.
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Mentre i cento ragazzi arrivano all’ex macello ed iniziano il proprio pranzo nel giardino con musica e piatti vegan, preparati dai partecipanti, le celebrazioni ufficiali dopo la deposizione della corona d’alloro al monumento di Salvo D’acquisto e a quello di piazza Caduti saronnesi entrano nel vivo. Il discorso del sindaco Luciano Porro tocca temi di politica nazionale ma non manca un accenno alle contestazioni. A “bacchettare” tutti è il portavoce dell’Anpi Aurelio Legnani che critica gli eccessi ma anche le assenze a partire da quelle del centrodestra saronnese. Il saronnese ha anche parole di elogio per i consilieri leghisti che non solo hanno partecipato al corteo ma hanno saputo resistere alla tentazione di reagire alle provocazioni.
25042013