Mobilitazione saronnese per salvare Marius, la giraffa
SARONNO – Con una mobilitazione notturna la milanese Daniela Mirella Alessi e il saronnese Lino Cordiano e hanno cercato di dare una speranza a Marius, giovane esemplare di giraffa soppressa per il sovraffollamento del parco di Copenaghen in cui viveva.
“Ho letto la notizia stanotte – spiega Daniela Mirella Alessi- e ho deciso di attivarmi innanzitutto con una mobilitazione tra gli amici su Facebook e poi stamattina alle 8 abbiamo iniziato a chiamare i parchi italiani che avrebbero potuto ospitare Marius”
In meno di un’ora è arrivata una prima speranza: “Il responsabile del Parco Zoo Safari di Pombia, Orfeo Triberti, si è detto disponibile ad ospitare il giraffino Marius”. E’ così partito un fax per lo zoo di Copenaghen per cercare di trovare un accordo per salvare la vita della giraffa.
In realtà purtroppo Marius è stato soppresso prima che si riuscisse a trovare una soluzione praticabile: “Siamo arrivati tardi – commenta con rammarico Cordiano – avremmo tanto voluto salvarlo e se ci fosse stato più tempo forse ce l’avremmo fatta”.
(foto generica www.wikipedia.it)
09022014
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Commenti
In un altra struttura e con Giraffe non consanguinee, il problema non sarebbe sussistito….non è vero che le strutture Europee erano state messe al corrente, altrimenti la mobilitazione generale avrebbe impedito l’uccisione di Marius..il Proprietario dello Zoo Safari di Pombia non ne era a conoscienza !!!! Ma quando ne è stato informato, immediatamente, in prima mattinata del giorno 9 febbraio, la piena disponibilità ad accogliere nella Sua struttura, comunicando direttamente con lo zoo di Copenaghen !!!! A nulla è valso……hanno perfino fatto assistere all’uccisione dei bambini e un pubblico munito di digitali a riprendere la scena macabra. Applausi per la Danimarca civile.
“…altre strutture in Europa…” non significa tutte le strutture. Le strutture principali di Germania, Inghilterra e Francia ne avevano avuto notizia già da qualche tempo ed infatti, in quei paesi, la mobilitazione delle persone è stata maggiore rispetto alla nostra.
Al di là di questo che trovo davvero un mero dettaglio, resta il fatto che nessuna mobilitazione avrebbe impedito l’assurda e, nei modi, macabra uccisione. Purtroppo esiste una regolamentazione fatta di leggi europee che fanno indignare ma che non avrebbe impedito l’evento. La decisione non è stata presa per mancanza di disponibilità da parte di chissivoglia ma per rispettare l’assurdità di una legge.
L’epilogo poi è stato, se possibile, peggiore del fatto stesso.
Se si accetta il terribile principio umano degli zoo, si accettano anche le regole “umane” che prevedono l’abbattimento di TUTTI gli animali nati da rapporti endogamici, così come Marius (quindi nessun sovraffollamento) e questo per evitare di indebolire la “catena” per consanguineità. Altre strutture in Europa si erano attivate da settimane per salvare l’esemplare ma si erano fermate di fronte all’allucinante “patto di abbattimento” stipulato tra gli zoo europei per la motivazione menzionata. Seguendo questo principio, secondo me allucinante, nessuna petizione sarebbe mai servita a salvare né Marius, né altri soggetti nella stessa situazione.