Sconfitta Italia: i commenti dei saronnesi
Mario Busnelli, presidente Robur Saronno
“I giocatori purtroppo sono stanchi e Prandelli non aveva tanto da scegliere, il nostro campionato logora ed il gruppo Juventus ha pagato dazio. Pirlo ormai è l’ombra di se stesso, non puoi certamente rendere nell’afa asfisiante del posto e l’età si fa sentire. L’arbitro comunque ha fatto la sua parte nel senso che è stato equo. Non è detto che il calcio stia facendo una svolta verso l’altra parte del mondo i presupposti ci sono. Uscire dal campionato è una grossa delusione e bisognerà riflettere nel cambiare le regole per gli stranieri … troppi giocatori stranieri e pochissimi italiani.. se non cambia sarà sempre peggio. Incolpo fortemente la federazione rea di questa disfatta annunciata”.
Mario Busnelli, presidente Amor Saronno
“Le colpe non sono tutte di Prandelli ma è giusto che ci si prenda le proprie responsabilità dopo una sconfitta. Certo in Italia non capita spesso ma è così che dovrebbe essere”
Fronte Ribelle, gruppo ultra Fbc Saronno
“Al Fronte Ribelle non interessa molto la questione… abbiamo visto i mondiali insieme giusto per ritrovarci tra amici ma abbiamo seguito con grande freddezza tutto questo evento, comprese le partite dell’Italia. Noi abbiamo tifato primariamente Favelas e ci siamo sentiti vicini ai ribelli brasiliani che hanno lottato per affermare i loro diritti contro questo calcio dei potenti….mai come quest’anno ci siamo sentiti così poco rappresentati dalla nostra Nazionale composta sempre di più da giocatori capricciosi e strapagati, esempio di un calcio moderno che sempre di meno ci appartiene. Quindi con Prandelli o con Peppa Pig alla guida nulla ci cambierebbe!!!”
Simone Mangiafico, Lokomotiv Saronno
“Il calcio italiano è in crisi e lo è da anni. Già da prima di quel 2006 dove solo una grande voglia di rivalsa verso l’opinione pubblica permise agli azzurri una impresa sul campo da gioco. Lo sport ormai è accerchiato dal business e dal guadagno, le giovanili sono piene di stranieri e scarse di giovani promesse nostrane. Il futuro noi lo costruiamo in casa nostra per le altre nazioni ma poi non riusciamo a mettere insieme 23 giocatori preparati e adatti”
Luca Colombo, mister
Dimissioni sacro sante, la spedizione è andata male e gestita male da parte dell’allenatore con cambi sempre a correggere le scelte iniziali. È mancata l’identità di gioco.
Ale Galli, capitano Regina Pacis
“Peccato, comunque. Dopo la prima partita le premesse erano ottime, ma con Costa Rica e Uruguay abbiamo costruito davvero poco. Prandelli, poi, ha sempre dato segnali di paura alla squadra, con cambi, anche di modulo, che credo abbiano generato confusione nei giocatori più che dare certezze e infondere nuove energie. Di certo è la fine di una generazione di campioni, quella che ci ha regalato diversi Europei Under 21 prima e il Mondiale 2006 poi, che dobbiamo solo ringraziare perché resterà nell’eternità. Quella dei Pirlo, Buffon, De Rossi, per i quali questo è stato probabilmente l’ultimo Mondiale, ma anche dei Del Piero, Totti, Cannavaro, Nesta, Zambrotta, che hanno fatto parte della strepitosa nidiata degli anni 70. Da domani si volta pagina. Spero in un allenatore di coraggio. Lo stesso di cui l’Italia ha bisogno in molti sensi”
Giulio Monti, storico tifoso Fbc Saronno
Tanta tanta delusione… Come quella di non avere un Fbc Saronno al Colombo Gianetti
Luciano Mazziotta, giornalista e tifoso della Fiorentina
“Italia inguardabile come contro il Costa rica fallimento totale del blocco Juventus e Balotelli che vada ad arare finalmente il campo. Prandelli ha fatto scelte sbagliate nemmeno l’ombra dell’allenatore amato e conosciuto a Firenze. Però con onestà morale si è dimesso. Anche poi come sai le dimissioni vanno confermate… E adesso deve partire la rifondazione!”
Maurizio Del Sordo, giornalista e arbitro
Un insuccesso alla base del quale si sono sommate le peggiori caratteristiche del nostro calcio di vertice: la tendenza a sottovalutare gli avversari non blasonati (non a caso l’unica vittoria è arrivata contro Inghilterra), uno scarso utilizzo dell’intera rosa, come se l’attingere alla panchina fosse un disonore per i “titolari fissi”, e la scarsa adattabilità al metro arbitrale internazionale, come se i nostri giocatori di punta non si fossero resi conto che già dal nostro campionato alle Coppe di club le valutazioni son differenti. Abbiamo 2 anni di tempo per rimediare in vista dei campionati europei, speriamo che bastino.
Silvia Galli, giornalista
“Avevo detto dell’uscita nazionale dopo vittoria con Inghilterra: Prandelli ha sbagliato formazione venerdì (Thiago Motta al posto di Verratti) e oggi ha tolto l’unica punta Balotelli per un centrocampista Cassano.. Insomma come perdere un mondiale!”
Andrea Zacchello, taxista interista
“Giusto cosi. Abbiamo giocato troppo male”
Luciano Porro, sindaco di Saronno
“Grande amarezza sicuramente per non essere riusciti ad imporre un gioco brillante e perché alcuni calciatori hanno francamente deluso. Non diamo sempre le responsabilità agli arbitri anche se in questo caso specifico credo abbia sbagliato con l’espulsione di Marchisio e il non aver sanzionato il “morso uruguaiano” (davvero insensato ancorché recidivo !). Prandelli, che stimo molto, ha però le sue responsabilità. Sono mancate determinazione e gioco. Prandelli si è preso le sue colpe e le dimissioni sono conseguenti. Ma è il cattivo momento del nostro calcio nazionale. Fuori dalle coppe in Europa e ora anche fuori dal mondiale. Serviranno serie riflessioni per progettare il futuro ma servirà soprattutto ripartire con più modestia e umiltà, ridimensionando le pretese economiche di calciatori troppo esigenti e sopravvalutati. Peccato! Siamo fuori dal mondiale, troviamo la forza e il coraggio per progettare il futuro e tornare a vincere soprattutto sul piano del gioco e dei valori sportivi che non vanno mai dimenticati”
Lara Comi, europarlamentare
“Le dimissioni non compensano la delusione… Errori arbitrali ci sono stati ma é mancata la squadra Italia!!”
Giuseppe Anselmo, responsabile giovani enti locali forza italia
Abbiamo giocato senza un attaccante, senza grinta, formazione di Raiola e degli sponsor.
Francesco Banfi, Saronno al centro
“Italia in ombra,giusta l’uscita…ma che vergogna! Prandelli si conferma grandissimo uomo”
Luciano Silighini Garagnani, Saronno 2015
“Due parole per uno sport che ancora affascina ma ormai ridotto a uno spettacolo tv. Non una coppa europea coi club e non un trofeo con la nazionale? Giocatori “Italiani” spompi? Poche spiegazioni: non solo i vergognosi milioni di euro che squadre e sponsor danno ai calciatori, ma il modo inaudito con il quale vengono osannati questi personaggi chiamati “salvatori della patria” e poi come si può pensare di avere una nazionale forte quando ci sono compagini di club che hanno 7,8 o addirittura tutti e 11 i giocatori stranieri? I nostri vivai muoiono e abbiamo talenti inespressi. Far quotare le squadre in borsa e creare calendari in base ai diritti tv ha poi messo la lapide su ciò che un tempo era il calcio delle figurine panini con giocatori cappelloni, talvolta magrini e brutti ma di certo veri campioni e uomini normali con una moglie e dei figli
Vittorio Vennari, consigliere comunale
“La nazionale piu scarsa di sempre… Chi li ha scelti è piu incapace che scarso.. Dimettiti”
24062014