Silighini chiude al Telos: “No al dialogo chiesto da Fratelli d’Italia”
A parlare Luciano Silighini Garagnani del comitato civico Saronno 2015.
Più di una volta anche in un recente passato ho espresso parole di stima su alcune attività sociali che venivano fatte da questi giovani, parlo della palestra, dei concerti, della creazione di attività sociali molto più numerose di quelle che faceva e fa il Comune e riconobbi la capacità di tenere vivi spazi abbandonati sostituendosi a ciò che avrebbe dovuto fare la Giunta comunale. Ma in queste parole ho sempre sottolineato che il loro lavoro per essere realmente di aiuto a questa città, sarebbe dovuto rientrare negli spazi della legalità e aprirsi sul serio a tutta la cittadinanza e non solo a chi faceva parte di realtà anarchiche,antagoniste o di una certa sinistra.
Avrebbero dovuto rinunciare all’illegalità che all’interno dello spazio si compiva: dall’occupazione stessa,al consumo di alcolici e altro,dal violare i diritti alla proprietà musicale. Avrebbero dovuto diventare una reale associazione culturale,avere un responsabile e chiedere spazi come viene fatto da tutti quelli che vogliono fare opere sociali in Italia. Indelicato ignora che molti “telosini” hanno avuto già esperienze in eventi patrocinati dalle istituzioni nella legalità ma questa strada a loro non piace e hanno preferito sempre quella dell’autogestione illegale. Cercare tavoli con loro per garantire vie privilegiate nell’avere spazi o concessioni in modo che così facciano i bravi e lascino le strade, sembrano le stessi basi con le quali qualcuno dichiarò che negli anni ’80 lo Stato fece l’accordo con la mafia, ottenendo nessun risultato ma al contrario portando agli attentati del 1992. Indelicato, lo dico con la massima amicizia, ti ribadisco che il modo maestro con loro è quello di reprimere queste loro uscite perché con il permissivismo si sono impadroniti della città da 5 anni. Una volta che loro decideranno di diventare un ente di diritto pubblico come un semplice comitato, si porrà e si dovrà parlare anche con loro. Fino a quando si prenderanno strade e spazi servirebbe un’azione repressiva e dura che finora non c’è mai stata da parte della giunta Pd e che mai ci sarà lasciando per questo i saronnesi in mano ai capricci di questi personaggi. Telos diventi realtà legale come un comitato e si parli, ma se ciò non succede si dimostri che il Comune di Saronno sa far rispettare le leggi a tutti e che i primi che vogliono la morte del Telos sono proprio gli stessi ex occupanti che rifiutano di trasformarla in una realtà legale e concreta e non solo esistente in una fantasia autogestita che sarà sempre repressa visto che la legge esiste ancora e anche se in ritardo prima o poi finirà per cancellarli. A loro sta la scelta se esistere o sparire. Se ne assumano la responsabilità.
23092014