Acqua, Porro: “Le grandi opere sono ormai un lusso, servono le manutenzioni”
SARONNO – Stamattina al tradizionale incontro con la stampa il sindaco Luciano Porro ha convocato anche i delegati di Saronno Servizi che hanno ricostruire l’emergenza di sabato pomeriggio.
“L’allarme per noi è scattato alle 4 di notte – ha spiegato il direttore generale Giordano Romano affiancato dal presidente Tino Volpi – quando siamo stati chiamati in via Bossi dove era in corso una fuga di gas. Fino alle 11,30 si è lavorato sulla conduttura del gas poi sono entrati in azione i nostri operai. Per completare la riparazione della tubatura avevamo necessità di chiudere la fornitura d’acqua alla conduttura anche perchè, nonostante il posizionamento di due pompe, la fuoriuscita continuava ad allargare la voragine rendendo l’intervento davvero difficoltoso. Abbiamo cercato a lungo una saracinesca nella zone e alla fine, non trovandone di adatte alla chiusura non abbiamo avuto altra soluzione che abbassare la pressione”. Si è partiti alle 13,15 da quello più vicino di via San Giuseppe seguito da quello di via Carlo Porta, alle 13,30 è stato bloccato quello del Prealpi e alle 13,45 gli altri 3″. Sono a questo punto gli operai hanno potuto portare avanti l’intervento di riparazione.
“A questo punto sono arrivate le chiamate che ci hanno fatto capire che l’impatto dell’operazione era stato più forte del previsto – riprende Romano – abbiamo allertato il sindaco e ci siamo attivati per informare i cittadini. Non è stato semplice visto che sabato gli uffici sono chiusi ma alle 14,15 abbiamo mandato una mail a tutti gli utenti iscritti alla nostra newsletter pari al 15% dell’utenza”. Alle 15,30 è stata ultimata la riparazione e sono quindi stata avviate le operazioni di ripristino dei pozzi che hanno fatto si che l’acqua iniziasse a tornare a partire dalle 16 poco per volta in tutta la città.
“Per prima cosa ci siamo concentrati sul problema idrico ossia il guasto alla conduttura che abbiamo risolto grazie alla competenza dei nostri operai. Purtroppo abbiamo provocato un disagio ai cittadini e ne siamo rammaricati. Siamo già all’opera per evitare che una simile situazione possa accadere in futuro”.
La chiosa è stata del sindaco Luciano Porro: “Capita spessissimo che gli operai debbano intervenire sulla rete idrica ma in genere nessuno si accorge di nulla perchè con la loro professionalità risolvono tutto in poche ore. Il problema in questo caso era di portata più vasta. Del resto il servizio idrico integrato avrebbe bisogno di interventi per i quali mancano i fondi. Potete chiedere a tutti i sindaci d’Italia la quotidianità è difficile e portare avanti gli interventi necessari alla regolare vita cittadina è reso complesso per i continui tagli. Si accusa spesso la mia Amministrazione di non aver fatto grandi opere ma la verità è che sono un lusso che non ci possiamo permettere. Per me è un vanto dire che siamo impegnati nelle manutenzioni ordinarie e straordinarie che sono queste ad essere necessarie per rendere vivibile e sicura la nostra città. Facciamo il possibile, come ognuno di noi fa a casa propria, con le risorse che abbiamo a disposizione”.
11112014
Lascia un commento
Commenti
Per i 30 km/h, piste ciclabili, interventi vari ed improbabili (ed inutili) sulla viabilità i soldi c’erano…
Non ci sono i soldi !? Ma non avete visto quanti soldi questa amministrazione sta buttando in lavori inutili.
Vedi via Varese, sparti traffico, passaggi pedonali con asfalto rosso ( molto più costoso di quello nero ) . Tra l’altro il codice della strada VIETA l’utilizzo di asfalto colorato in prossimità delle strisce pedonali. Questo significa che poi sarà tutto da rifare. Quanti soldi buttati !!!!!! E poi non ci sono i soldi per le manutenzione di importanza vitale come l’acquedotto !!!!!
Vergogna !!!!!!!
Quattro anni sono cosí lunghi:
– oggi per difendersi –
“Si accusa spesso la mia Amministrazione di non aver fatto grandi opere ma la verità è che sono un lusso che non ci possiamo permettere. Per me è un vanto dire che siamo impegnati nelle manutenzioni ordinarie e straordinarie che sono queste ad essere necessarie per rendere vivibile e sicura la nostra città.”
– quattro anni fa per essere eletto –
I GRANDI PROGETTI PER CAMBIARE SARONNO…
10 GRANDI PROGETTI PER GARANTIRE IL FUTURO ALLA CITTÀ
Una città deve avere un sogno per poter cambiare. Noi di sogni ne abbiamo fatti dieci. Sogni che ci possono aiutare a uscire da un torpore che ostacola la definizione di quale identità, quale caratteristica peculiare Saronno vuole ritagliarsi per diventare unica, per diventare luogo di attrazione, città vivace, fonte di crescita sociale ed economica per i suoi cittadini.
Tutti i sogni hanno un denominatore comune: identificano come motore del cambiamento e dello sviluppo i settori della cultura, della socialità, della formazione e dell’intrattenimento educativo, delle attività produttive con idee concrete e vincenti per promuovere la città di Saronno, con interventi diffusi nei vari quartieri, cosicché più di una parte della città abbia una sua caratteristica capacità di attrazione.
Per fare tutto questo è necessario che l’Amministrazione comunale si ritagli un ruolo attivo in cui è la stessa città che definisce il proprio futuro e cerca di governarlo a proprio vantaggio. Il Comune deve poter assumere la funzione di promotore dello sviluppo della città, darne gli indirizzi, essere fautore di iniziative, essere facilitatore di nuove opportunità, essere capace di attrarre nuovi investimenti e di realizzare interventi strutturali per il rilancio della città, per dare risposta ai bisogni espressi dai cittadini ed anche per produrre ricadute concrete sul tessuto economico e sociale della città.
Gli anni che verranno saranno strategici per definire il futuro di Saronno. Dovranno essere compiute scelte cruciali, in un contesto di risorse economiche scarse, che vedranno contrapposte da una parte le spese legate ai servizi istituzionali e alla solidarietà sociale, dall’altra le spese rappresentate dagli investimenti per dare a Saronno una prospettiva futura. Non sarà facile. Noi vogliamo tentarci e per farlo dobbiamo iniziare ad avere delle idee, delle strategie, poi insieme, se riterremo queste idee valide, siamo convinti che riusciremo a trovare le fonti di finanziamento, perché una città per vivere ha la necessità di dare risposte ai bisogni di ogni giorno ma anche di investire. (Tratto dal programma del PD)
É bellissimo il finale … Una cittá per vivere ha la necessitá di dare risposte ai bisogni di ogni giorno ma anche di investire.
Zero punti fatti – Zero titoli!!!
Che uffici tristi e cupi 24 su 24 con luce artificiale.
Fino ad ora leggo 2 commenti perfettamente coerenti e precisi, anche alla Saro no Servizi teoricamente ci sono persone con un CV adatto all’acqua, forse sono troppo vecchi e non piu’ all’altezza del lavoro che devono svolgere.
chissà perché questo episodio mi ricorda, qualche anno fa gli operi della saronno servizi che hanno danneggiato il mio tubo di ingresso dell’acqua nel cortile (siamo più proprietari) mentre lavoravano per aggiungere un utenza! boh
“Abbiamo cercato a lungo una saracinesca nella zone e alla fine, non trovandone di adatte alla chiusura ……”
Come mai non sono state trovate?
Le possibili risposte sono tre ( non viene detta qual’è quella esatta):
Perchè non c’erano. ma allora come fare la manutenzione e inoltre lo si doveva sapere.
Perchè c’erano ma erano in carente stato di manutenzione.
Perchè c’erano e magari erano erano efficienti ma non si sapeva dove erano (planimetrie approssimative e asfaltatura sevaggia che le aveva coperte)
In ogni caso qualche riflessione non autoassolutoria varrebbe la pena di farla
E’ veramente beffardo sentirsi dire che non ci sono soldi per la manutenzione delle reti dei servizi tecnologici, quando poi si vede uno sperpero di risorse per la tanto sbandierata mobilita’ dolce. Chi vive la citta’ quasi quotidianamente si rende conto di questo e diventa ipersensibile anche ad un blackout idrico di poche ore. Come dargli torto!!! Il mestiere di Amministratore Locale ( si e’ un lavoro, non come si pensa che sia un integrazione allo stipendio o alla libera professione) e’ difficile , si debbono fare delle scelte ma…. purtroppo quelle degli attuali sembrano tannto ma tanto infelici!!
-
Già… non ci sono soldi, tranne che per 30 km/h, piste ciclabili e cose simili !!!