Addio città metropolitana, Fagioli: “Saronno rimarrà con Varese”
“Il futuro di Saronno è targato Varese: non avrebbe senso andare in un ente istituzionale in cui la nostra città non avrebbe peso lasciando una provincia in cui finalmente si conta come Busto Arsizio o Varese”
Un bel cambiamento soprattutto se si considera che “l’addio a Varese per un futuro meneghino” era uno dei punti su cui l’Amministrazione del sindaco uscente Luciano Porro si è spesa di più nel corso del suo mandato, convinta che fosse una scelta necessaria per la crescita della città.
Il tutto era iniziato tre anni fa quando, con la prospettiva di un addio alle province e l’avvio dell’iter per la creazione della città metropolitana, Saronno si era trovata di fronte a una scelta. “È un’occasione – ha rimarcato più volte il sindaco anche di fronte a chi solleva delle perplessità su questa scelta – per affrontare storici e annosi problemi a livello comprensoriale assecondando una storica vocazione della nostra città che ha sempre gravitato più su Milano che su Varese”. In pochi mesi Saronno ha terminato l’iter ed era in attesa del nullaosta regionale.
In realtà qualche mese fa, dal Pirellone è arrivata la notizia della necessità di ripartire da zero: ”Si dispone di rinnovare le richieste di adesione alla città metropolitana di Milano con nuove deliberazioni dei rispettivi consigli comunali, alla luce del mutato quadro normativo”. Una deliberazione che a Saronno non avverrà sotto il mandato del sindaco Alessandro Fagioli eletto con una solida maggioranza targata Lega Nord. “Il futuro di Saronno è con Varese – conclude il primo cittadino – per rilanciare la città servirà riallacciare i rapporti con gli enti superiori e con i comuni limitrofi ma andare con Milano non è un’ipotesi che prendiamo in considerazione”.
21062015