Rifugiati in arrivo: spiegazioni e riflessioni di Guzzetti
Ecco il testo integrale
“Ho atteso la seduta di Consiglio Comunale di ieri per raccontare della telefonata ricevuta ieri mattina dal Prefetto di Varese che mi annunciava l’imminente arrivo di rifugiati politici sul nostro territorio. Saranno ospitati in una struttura in Cascina Regusella messa a disposizione da una cooperativa che ha vinto un bando statale”
Partiamo dalle note tecniche e poi facciamo opinione:
a) la telefonata del Prefetto è una cortesia usata al Sindaco. Non era e non è trattabile la questione perchè in questa partita il Comune non c’entra nulla;
b) le persone che arriveranno saranno al massimo 30;
c) Non verranno spesi soldi dei cittadini uboldesi perchè le risorse sono direttamente dello Stato che li eroga tramite finanziamento europeo;
d) a livello sanitario le persone che arriveranno saranno già state visitate ed eventualmente curate presso le ASL e gli Ospedali che li hanno accolti;
e) i rifugiati politici hanno una loro progettualità che seguiranno attraverso la cooperativa che, in altri casi e penso anche in questo, mette a disposizione figure diverse per questo tipo di progetti. Questo per dire che nulla è lasciato al caso ma che esiste un percorso ben chiaro e delineato.
Arriviamo alle opinioni:
a) sinceramente al Prefetto ieri mattina ho semplicemente esternato il mio pensiero su questa vicenda: non me la prendo con lui o col Governo, me la prendo con la UE che in questa vicenda non si sta comportando da comunità. Se siamo 27 stati membri di una comunità unica che ognuno dia una mano.
b) sempre riguardo alla UE: forse sarebbe meglio che chi bazzica continuamente in TV in maglietta e ruspa iniziasse a ricordarsi di essere europarlamentare e quindi di andare proprio lui e proprio nelle sedi opportune a fare le rimostranze necessarie.
c) mi sento però molto tranquillo perchè so che gli italiani e gli uboldesi sono persone dotate di buonsenso ed è gente che sa accogliere e condividere. E’ il senso della Comunità. E’ il senso dello Stato. Noi siamo in una comunità, camminiamo insieme e insieme dobbiamo affrontare anche queste sfide. Sinceramente pur potendo avere delle forti riserve a livello politico, non posso che rispondere comunque positivamente alla chiamata che mi fa lo Stato di tendere una mano e aiutare. Sul fatto che la mia preoccupazione sia la completa assenza di una strategia da parte del nostro Governo questo mi pare parere condiviso a più livelli.
d) in Consiglio Comunale ho ribadito e chiesto alle minoranze di sostenere e collaborare insieme in questa partita. Serve la mano di tutti. Serve la collaborazione di tutti. So che le anime sono diverse (e purtroppo anche le intelligenze) ma credo che sia necessario uno sforzo e un impegno comune. Perdere tempo su eventuali idiozie o leggende metropolitane, farneticanti e magari anche un po’ filo-razziste non ne avrò tempo nè oggi nè domani nè mai.
Infine, ma come primo e importante caposaldo: ricordiamoci che chi abbiamo davanti sono persone. Persone normali, persone come noi, che hanno dovuto lasciare tutto per fuggire dalla morte, dalla guerra, dalla fame, da un’assurda cultura estremista che sta mettendo a ferro e fuoco quelle terre d’Africa.
La cronaca recente parla di prigionieri uccisi chiusi in una gabbia e annegati a mente lucida in una piscina, di bambini messi in ring circolari e fatti picchiare selvaggiamente e di altre porcherie del genere. Chi di noi non avrebbe provato la fuga?
Confido in tutti i miei cittadini che so essere capaci di grande solidarietà e dotati di un grande cuore e da una viva intelligenza.
Vi terrò aggiornati nei prossimi giorni.
Lorenzo