Addio città metropolitana, Fagioli: “Saronno rimarrà con Varese”
SARONNO – “Saronno nella città metropolitana? No, grazie!”. Tra le prime dichiarazioni del nuovo sindaco Alessandro Fagioli c’è quella riguardo al futuro milanese della città degli amaretti.
“Il futuro di Saronno è targato Varese: non avrebbe senso andare in un ente istituzionale in cui la nostra città non avrebbe peso lasciando una provincia in cui finalmente si conta come Busto Arsizio o Varese”
Un bel cambiamento soprattutto se si considera che “l’addio a Varese per un futuro meneghino” era uno dei punti su cui l’Amministrazione del sindaco uscente Luciano Porro si è spesa di più nel corso del suo mandato, convinta che fosse una scelta necessaria per la crescita della città.
Il tutto era iniziato tre anni fa quando, con la prospettiva di un addio alle province e l’avvio dell’iter per la creazione della città metropolitana, Saronno si era trovata di fronte a una scelta. “È un’occasione – ha rimarcato più volte il sindaco anche di fronte a chi solleva delle perplessità su questa scelta – per affrontare storici e annosi problemi a livello comprensoriale assecondando una storica vocazione della nostra città che ha sempre gravitato più su Milano che su Varese”. In pochi mesi Saronno ha terminato l’iter ed era in attesa del nullaosta regionale.
In realtà qualche mese fa, dal Pirellone è arrivata la notizia della necessità di ripartire da zero: ”Si dispone di rinnovare le richieste di adesione alla città metropolitana di Milano con nuove deliberazioni dei rispettivi consigli comunali, alla luce del mutato quadro normativo”. Una deliberazione che a Saronno non avverrà sotto il mandato del sindaco Alessandro Fagioli eletto con una solida maggioranza targata Lega Nord. “Il futuro di Saronno è con Varese – conclude il primo cittadino – per rilanciare la città servirà riallacciare i rapporti con gli enti superiori e con i comuni limitrofi ma andare con Milano non è un’ipotesi che prendiamo in considerazione”.
21062015
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Commenti
beh..finalmente vediamo i nuovi amministratori, che non sanno nulla di cosa è una città metropolitana (probabilmente nulla neppure di una città normale)….nessuno che si sia preso la briga di leggere (ma cosa vuol dire mai??) cosa prevede la città metropolitana che molti confondono con la provincia…né Como né Varese mai saranno città metropolitana.
iniziamo gia’ con glu errori ed e’ passata solo una settimana! aiuto!!!!
Abbiamo gia’ dato a Milano in termini di accoglienza.. forse troppa !
Quoto il neo-Sindaco !
Saronno va bene cosi ! Niente Milano… gia’ negli utlimi anni e’ diventata un ricettacolo di gente di ogni tipo che arriva da Milano e dintorni..
Quoto il neo-Sindaco !
Storicamente, a nord di Milano c’é sempre stato Como.
Tra le due città antagoniste c’erano alcuni borghi importanti tra cui Saronno che apparteneva a Milano.
Varese é diventata provincia solo durante il periodo fascista perché cittá fascista, città senza una storia adeguata per essere considerata capoluogo, non ha nemmeno il Vescovo.
Il saronnese fino al 1927 era provincia di Milano ed é stato spostato nella provincia di Varese per giustificare la creazione di una nuova provincia.
Scusate ma a mio parere la soluzione migliore sarebbe andare con Como. Non per fare l’uovo fuori dal cesto ma perchè Saronno sarebbe una delle piu’ grosse citta’ della prov di Como, siamo legati a Como dal bacino del Lura e da Lira Ambiente. Inoltre la prov di Come e’ proprio alle nostre porte…….E vero da Varese siamo lontani ma considerate che da Saronno a Rogoredo in treno ci vuole quasi un’ora. E poi come ha gia’ detto qualcuno Porro voleva Milano solo perche’ a Milano c’e’ Pisapia…..Restare con Varese e’ una conferma di una storia lunghissima…..Il referendum sarebbe incomprensibile ai più. Troppa fatica e troppo tempo per spiegare le ragioni di una scelta piuttosto che un’altra ( non si tratta solamente del posto in cui uno va a lavorare ). E per ultimo….ma le provincie non dovevano essere cancellate ?
Le opinioni dell’ex sindaco non sono mai state suffragate da un qualsivoglia progetto di sviluppo di città, ma sempre legate a parole al vento (a meno che mi sia sfuggito qualcosa, e per piacere qualcuno me lo faccia sapere). Saronno, pur essendo una città di piccole dimensioni, ha un suo hinterland di piccole realtà che gravitano su di essa sia pur soltanto per la stazione, e di queste realtà quante sono nell’attuale Provincia di Milano? Mentre quante sono tra Varese, Como e Monza B? Il coinvolgimento di Saronno in città metropolitana avrebbe davvero dei vantaggi organizzativi? Avete mai provato ad andare ad uno sportello INPS a Milano o in Questura? Milano sulla carta è a 20km, ma chi va a Milano non si ferma a Quarto Oggiaro, gli uffici, gli interessi sono o in centro o dislocati per la città, una città che non brilla per efficienza nei collegamenti, per non parlare dei parcheggi, area C ecc. In caso di problemi da portare su un tavolo, quanto potrebbe contare un’amministrazione di una cittadina marginale, di piccole dimensioni rispetto alle altre che deve gestire problematiche che in ogni caso coinvolge molti territori fuori dall’area metropolitana? Non mi sembra tanto insensata la scelta di stare con Varese, a meno che il “raggio metropolitano” si estenda fino a Tradate e Lomazzo.
Tutto come da copione per la non-logica del fai e disfai. I saronnesi stanno a guardare e tra cinque anni staranno ancora a guardare. Speriamo in un nuovo diluvio universale che costringa tutti a stare nella stessa barca per l’interesse di tutti. Almeno per un po’.
Primo grande errore del neo Sindaco Fagioli, rinunciare a Milano e yn errore per lo sviluppo di Saronno. Un chiaro esempio di politica leghista chiusa nel mantenimento di un’idea di autonomia Padana inesistente. Caro Fagioli ma non aveva detto che avrebbe agito per il bene di Saronno? In cosa consisterebbe il bene cittadino nel rinunciare a Milano per Varese?
Chissa’ perche’ una volta eletto il Sindaco quello che in campagna elettorale poteva sembrare positivo e reale nel giro di pochi giorni gia’ slascia intravedere danni alla citta’ per favorire una posizione scellerata di Partito. Che Fagioli riveda la sua posizione in Merito a Milano nel caso speriamo che Saronno possa contare su una opposizione attenta.
Francesco Maurizio Mulino
A parte che il pendolarismo saronnese si potrebbe definire su rotaia ( e quindi tutti a Milano) e su gomma, e quindi ovunque da Monza a Como a Varese a Busto. Comunque quando la precedente giunta decise di intraprendere il cammino per la città metropolitana mi sembra fu fatta su mere logiche di partito, tra l’altro accodandosi al sindaco di Caronno P.la (se non ricordo male), cercando una joint venture con quest’ultimo anche sul discorso acqua ecc ecc. Quindi non venite a dire che adesso il nuovo sindaco fa ragionamenti politici, perchè gli stessi sono stati fatti anche dal precedente con l’aggravante che quest’ultimo ha sbandierato in campagna elettorale la partecipazione come parola d’ordine, mentre per 5 anni di tutto ( o meglio, NIENTE ) si è visto tranne che la partecipazione.
Tutti questi da cortile discorsi stanno a zero. Sulla sostanza (andare nell’Area Metropolitana) Porro aveva ragione da vendere. Il metodo invece l’ha sbagliato la vecchia amministrazione e lo sta sbagliando l’attuale. Non si decide una questione così importante senza un referendum consultivo.
E per me Milan e poeu pù.A Cartesio, mo basta! Se insisti tanto, Ma perché non ci vai a vivere nella città metropolitana!?! Ma il fatto che i ns vicini di Monza e Brianza abbiano fatto carte false per staccarsi da Milano non ti dice nulla? Hanno fatto un referendum… Saranno mica tutti pazzi?
Ragionamento debole e contraddittorio. Se è ovvio che “ci sono più rapporti con Milano piuttosto che con Varese” allora è la logica a dire che siamo parte della grande area metropolitana di Milano. Le piccole furbizie di dire “stiamo con Varese e succhiamoci Milano” hanno la vista corta, da politichetta spicciola all’italiana.
Qui poi la novità è l’Area metropolitana Milanese, che su un futuro di innovazione concorrerà non con Varese o Mantova, ma con Barcellona, Lione, Berlino. Cambia completamente la prospettiva. L’Area Metropolitana Milanese tenderà sempre più a costituirsi area di livello europeo (non più italiano) integrata e centripeta… e Saronno sarà fuori a raccogliere le castagne sulle colline varesine.
Io credo che molti commenti qui sopra siano abbastanza insensati.
E’ ovvio che ci siano più rapporti con Milano piuttosto che con Varese, 1 300 000 abitanti a 20Km di distanza, capoluogo di Regione contro 80000 abitanti a 40 Km…e si potrebbe continuare per un quarto d’ora.
Non trovo così immediata però la soluzione: più rapporti con Milano quindi conviene dipendere da Milano.
Un conto è la realtà di tutti i giorni ed un altro è la convenienza amministrativa perchè è di questo che si sta parlando! Non è che stando con Varese non partiranno più treni per Milano ogni quarto d’ora, non potrò andare a fare una visita all’ospedale di Garbagnate o non potrò più fare la patente a Milano ma piuttosto potrò continuare a fare tutte queste cose sfruttando i servizi del Milanese e pagando molto meno per i servizi del Varesotto, perchè alla fine è un discorso puramente economico questo, siamo proprio sicuri che a noi Saronnesi interessa aiutare Milano a finanziare dei servizi in centro che già ora utilizziamo!?
A chi dice che poco contiamo contro Busto, Gallarate, Varese chiedo invece quanto potremmo contare entrando in competizione con Rho, Legnano, Cinisello, Sesto, Paderno…diverremmo uno dei tanti paesoni in una sterminata periferia.
Forse CONVIENE restare la cittadina alla periferia della provincia ma alle porte di Milano!
Roma è la capitale politica
Milano è la capitale economica
Varese è la capitale …… dell’Insubria
Grande scelta, qui si vede il lavoro di fino del leghista pensiero:
se il buongiorno si vede dal mattino per i prossimi anni siamo messi veramente bene………
Se il sindaco precedente avesse scelto Varese, Fagioli lo avrebbe criticato aspramente e avrebbe proposto di andare con Milano…
Una scelta miope e assurda. Ma il sindaco ha titolo per farla? Deve essere ascoltata la voce dei cittadini !!! Mai avuto notizia di un saronnese che si sentisse più’ legato a varese che a Milano….
La posizione della Lega è coerente e non è cambiata rispetto a quanto discusso e deciso in consiglio comunale.
Non è necessario un passaggio in consiglio comunale visto che la Regione ha rigettato la richiesta di Porro e PD.
Se i cittadini vogliono spendere i propri soldi per un referendum liberi di pensarlo. Certo che quando la Lega ha chiesto il referendum i consiglieri PD hanno risposto picche.
Come previsto Fagioli fa scelte di bottega! I saronnesi non hanno niente a che fare con Varese, ne con Busto ove ora spesso vengono dirottati grazie alla lega regionale che sta sminuendo l’ospedale di Saronno.
Referendum subito. Non è un sindaco che può decidere da solo il futuro strategico di un’intera città tagliandola fuori per sempre da Milano per fare un favore ai suoi amici varesini Galli, Candiani e C.
Veramente le scelte amministrative dovrebbero essere basate sull’interesse dei cittadini. Saronno gravita su Milano. Quanti saronnesi vanno a Milano per lavorarare, studiare, andare al cimema e a teatro, fare compere….. e quanti a Varese? E’ evidente che l’interesse dei cittadini è verso Milano e non Varese. L’interesse del politico è diverso perché pensa di avere più spazio (di carriera) a Varese. Vedo che ha prevalso l’interesse del politico rispetto a quello del cittadino.
Domanda: in un’epoca di asserita ricerca di partecipazione e trasparenza perché non fare un referendum?
Molto bene.
E quando anche Milano, l’anno prossimo tornerà a guida Leghista? Avremo perso un’occasione. Altro che voler incrementare il lavoro! Una brutta scelta che ci terrà fuori dalla ripresa e che farà di noi una periferia invece che di Milano di Busto e Varese. Vedi per esempio Ospedale Saronnese, ma tutte le visite si fanno a Busto che è capofila. Per restare nell’Insubria (celtica) si rinuncia al futuro senza nemmeno un referendum per chiederlo ai cittadini, alla faccia della “partecipazione”.
I #cambiafelpe già faticano a guidare piccoli centri figurati i grandi
Bravo Fagioli, Saronno sotto Milano sarebbe stata una vera BOIATA..
Be’, su questa sono d’accordo. 1-0!
Addio Milano, addio futuro da grande Europa per Saronno. Si sta con Varese, città di collina a 40 km da qui. Mentre passato (vedi la ferrovia) e futuro dicono che “ul pan l’è à Milan”. Si sta con Varese perché lì la Lega è forte e quindi prima gli interessi della Lega, poi quelli della città. Primo conflitto d’interesse (politico) a pochi giorni dalle elezioni. Per Saronno e il Saronnese Fagioli prepara un futuro di feste della trippa e di castagnate. Il sindaco dice che l’Area Metropolitana neanche la prende in considerazione. Secondo me invece la scelta così contro natura di stare con Varese non è nel suo potere (come ovviamente non stava nel potere di Porro).
Fagioli dovrebbe sentire il dovere di sottoporla a un referendum cittadino.
Nel mondo si conosce Milano…non Varese.
Milano poteva portarci molti benefit.
Milan lè un gran Milan. Grande errore politico. Speriamo faccia bene sulle altre cose.
Credo che domocraticamente dovrebbero decidere i saronnesi con un referendum.
Iniziamo bene….! Vorrei vedere quanti saronnesi si inquadrano con Varese… La realtà è che andrebbe fatto un minicircondario composto da Legnano, Cerro, Rescaldina, Castellanza, Uboldo, Origgio, Gerenzano, Caronno Pertusella e Solaro. Un circondario con più di 170.000 abitanti molto più omogeneo e che potrebbe collaborare a stretto contatto per sviluppare una rete comune partendo dai mezzi pubblici alla dislocazione di eventi culturali-sportivi attraendo risorse sia da Varese che da Milano e collaborando con ambo gli enti, ma lavorando indipendentemente come una City.
Iniziamo molto male. La maggior parte dei cittadini di Saronno lavora a Milano o in comuni della provincia di Milano. Una migluor integrezionw dei servizi sarebbe auspicabileAndrea
Saronno e’ a 15 minuti di treno da Milano e a 1 ora da Varese…Decisione miope…Vorrei sapere quanti Saronnesi lavorano a MI e quanti a VA….x non parlare dei documenti da fare…tipo il passaporto….
Grande Alessandro!
Saronno non deve diventare una succursale dell’hinterland milanese (non contare praticamente un c….)
La “periferia” a Pisapia facciamola fare ai suoi amici sinistroidi…
Saronno dovrà essere protagonista di un progetto che la dovrà vedere al centro di una “propria” zona di competenza territoriale (insieme con Caronno, Origgio, Uboldo, Gerenzano, Cislago etc.) per quanto riguarda la sanità, le forze dell’ordine, i servizi, i trasporti, la vivibilità non di certo sul modello metropolitano!
…un confuso totale. Ma cosa c’entra integrare il Saronnese (Ok) con il definire anche qual’è l’area vasta a cui il Saronnese deve rimanere legato?! Poi sempre le solite castronerie “di partito”: Pisapia, i sinistroidi, voi rossi, voi neri, voi verdi. Voi con la vostra politichetta spicciola faziosa ci avete stufato. Parliamo del futuro del Saronnese, e questo qui tira fuori Pisapia che tra l’altro fra un anno e mezzo per sua scelta va a casa. Confusione totale.
Giusto Cartesio: il solito becero tifo da stadio
..e io che pensavo che le decisioni le prendesse il consiglio comunale.
…..e io che pensavo che fossero interpellati anche i saronnesi
da passivi a protagonisti?
Fagioli: “Saronno rimarrà con Varese”
primo scivolone