“Per il sud no assistenzialismo, sì alla crescita imprenditoriale”: la ricetta di Librandi
SARONNO – “E’ ora di smetterla di illudere i cittadini meridionali che la soluzione dei loro problemi saranno ancora le assunzioni pubbliche, il reddito di cittadinanza, la spesa pubblica allegra oppure addirittura l’uscita dall’euro. Teniamo lontani i cattivi profeti come Beppe Grillo e Matteo Salvini. Il Mezzogiorno riparte solo con una rivoluzione imprenditoriale, con un’alleanza tra politica, imprenditori e lavoratori. Il resto sono fantasie alla Varoufakis”. Lo afferma il saronnese Gianfranco Librandi, parlamentare di Scelta civica e fondatore di Unione italiana.
Il Sud ha bisogno di altro, anzi di una sola cosa: puntare sulla sviluppo e sulla crescita della sua classe imprenditoriale. Che si tratti di piccole o di grandi aziende, al Sud gli imprenditori fanno il doppio della fatica dei loro omologhi settentrionali o europei. Credito, infrastrutture, sindacati ancora più conservatori dei loro rappresentanti nazionali, scuole tecniche poco capaci di fornire personale specializzato, università non sempre all’altezza degli standard internazionali, criminalità organizzata, piani regolatori inadeguati. È un elenco che fa venire i brividi.
25082015
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Commenti
BASTA CON STO LIBRANDI………..NON SE NE PUO’ PIU’!!
PER ME E’ UN GENIO INCOMPRESO.
il solito bla bla bla
falsi profeti,,, almeno loro sono qualche cosa, non il nulla come sto personaggio.
ma non e’ che niente niente sto tizio e’ l’editore de ” ilsaronno”?E visto che i miei interventi anche se sono nell’ambito dell’educazione vengono sempre da voi cestinati?viva la democrazia.
Al Sud Prima si vuole incrementare il turismo, ed ora le aziende. Suggerisco lo stanziamento fondi per una “Cassa del Mezzogiorno” come c’era una volta, che tanto bene ha fatto alle tasche di qualcuno.
I soldi per le pensioni e per i pensionati NON ci sono, per svilupare il meridione senz’altro li trovano.
ancora !!!! … mi che palle.
ma ha sottoscritto un abbonamento settimanale… ma basta.
meno male che fra poco riapre il parlamento così il genio avrà altro da fare