Tendopoli per i profughi nel Saronnese? Se ne parla stasera su Rete 4
A fare il punto della situazione, sul proprio blog, il locale assessore comunale alla Sicurezza e consigliere provinciale, Andrea Monti, che riportiamo in sintesi.
La scintilla è stata una surreale telefonata giunta agli uffici comunali lazzatesi:”Pronto?, avete spazio per ospitare una tendopoli di immigrati?“
Da lì in avanti si è infiammata un’intera comunità, non un partito, non un gruppo politico ma una comunità di persone, cittadini che condividono il piacere, la gioia e l’orgoglio di essere lazzatesi. Certo i cittadini sono spaventati, come non esserlo di fronte alla palese incapacità dello Stato nel gestire il fenomeno dell’immigrazione? Non è però solo la paura, sentimento peraltro nobile e che spesso salva la vita; la gente qui è soprattutto arrabbiata. Noi lazzatesi siamo arrabbiati perché non accettiamo di essere trattati come burattini, non accettiamo che le istituzioni dello Stato italiano non ci rispettino, non accettiamo che qualcuno (il prefetto) non si degni nemmeno di convocare il nostro sindaco per illustrare ipotesi così estreme, ma che si limiti a dar ordine ad altri di chiamare un funzionario del comune.
C’è fermento a Lazzate, la gente si è mobilitata pacificamente, ma decisa a non mollare. Non è una questione di egoismo, di chiusura mentale o di paure ingiustificate. Noi abbiamo deciso di difendere la nostra comunità, la nostra storia, la nostra cultura, le nostre tradizioni e soprattutto la nostra tranquillità. Siamo accoglienti, come abbiamo dimostrato integrando gli immigrati che nel tempo sono giunti a lazzate. Piccole percentuali, le più basse della provincia, hanno agevolato un processo di integrazione, in cui si cerca di fare diventare lazzatese chi arriva ospite da noi e non il contrario.
Proprio per questo ho deciso, insieme al nostro sindaco Loredana Pizzi, di inviare oggi una lettera dai toni decisi al prefetto di Monza e Brianza.
Chiediamo innanzitutto rispetto istituzionale, rispetto per la nostra comunità e chi la rappresenta. Esigiamo che qualsiasi tipo di azione intrapresa sul nostro territorio, a prescindere che sia fatta su proprietà pubbliche o meno, debba avere il nostro preventivo avvallo. Chiediamo infine di sapere quale siano le intenzioni della Prefettura e dello Stato, perché non possiamo accettare di rimanere appesi a telefonate estemporanee. Chiediamo serietà e responsabilità, non si gioca con la pelle dei nostri cittadini.
Lazzate è pronta alla rivolta se necessario, pacifica nei metodi ma irremovibile; perché noi abbiamo deciso di non essere complici dei “trafficanti di uomini” che trovano un utile alleato (consapevole o no poco importa) in chi garantisce un approdo certo e un sistema di accoglienza ai tanti loro clienti che addirittura pagano per rischiare la vita in una traversata. Se non ci fosse chi si piega a questo ricatto criminale, concedendo spazi e risorse buone per allestire questi campi, la vita dei trafficanti di uomini sarebbe estremamente più dura, il loro business sarebbe più complicato. Così è tremendamente e tragicamente facile.
Questa sera ci sarà un collegamento in diretta con la trasmissione “Dalla vostra parte” dalle 20.30 su Rete 4, direttamente dalla piazza del Mercato di Lazzate, uno dei luoghi “proposti” dalla Prefettura per l’allestimento di una tendopoli.
(foto: Andrea Monti a Ceriano Laghetto con il sindaco cerianese Dante Cattaneo)
02092015