Appello dalla Regina Pacis: “Aiutateci a riparare l’organo”
SARONNO – Un appello a tutta la comunità della Regina Pacis ed in generale a tutti i saronnesi amanti della musica affinchè diano un contributo per finanziare i lavori di riparazione dell’organo della chiesa di via Roma. Tutto è iniziato nell’estate 2013 quando una grandinata si è abbattuta su Saronno. I chicchi di ghiaccio hanno intasato le grondaie della chiesa mariana finendo per provocare delle infiltrazioni d’acqua proprio nel punto in cui si trova il prezioso organo acquistato dalla comunità nel 2008.
Dopo i nubifragio erano stati fatti dei controlli alla chiesa e tutto sembra in ordine ma in realtà però nel tempo lo strumento musicale ha rilevato dei danni alle membrane delle canne che hanno reso necessario un intervento di manutezione: “I lavori sono in corso – ha spiegato il nuovo vicario don Fabio Coppini durante uan delel ultime omelie e sull’informatore parrocchiale – se ne sta occupando l’azienda produttrice che ci ha fatto un preventivo che ammonta a diverse migliaia di euro”.
Un costo impegnativo per la parrocchia tanto che la comunità ha deciso di chiedere aiuto ai fedeli e agli amanti della musica visto che negli anni l’organo è protagonista di tantissimi eventi che hanno coinvolto l’intera città e il comprensorio.
Del resto l’organo della Regina paci è davvero strumento d’eccezione: ha un valore di 144 mila euro ed è in grado in riprodurre e armonizzare i suoni dei vari strumenti. L’organo della Regina Pacis è la millecentottantesima opera della casa organaria Mascioni di Azzio in provincia di Varese. Lo strumento è stato concepito e progettato in collaborazione con il maestro d’organo Carlo Stella e racchiude al suo interno ben 16 registri per un totale di 1092 canne. L’organo è comandato da due tastiere di 58 note e da una pedaliera di 30. Anche se è arrivato in parrocchia solo da sette anni è considerato uno dei fiori all’occhiello della chiesa del quartiere sportivo anche perchè i fedeli sono stati coinvolti fin dalla fase progettuale con una raccolta di fondi ma anche con una gita ad Azzio per vedere l’azienda produttrice.
(fot d’archivio)
24012015
Lascia un commento
Commenti
Rivolgersi alle opulente casse vaticane? Magari a Bagnasco avanza qualche spicciolo, provate a chiedere a lui
Cominciamo a risparmiare i soldi che vengono spesi per i concerti spirituali che oltretutto hanno bisogno dell’utilizzo dell’organo.
Ci si mettano in prima persona a far risparmiare la Chiesa i musicisti che vengono pagati per tali concerti!!!!
Ma per favore, queste spese non le devono affrontare i parrocchiani ma la Chiesa centrale, lo IOR di soldine ne ha tanti tanti!