Appello a Fagioli: “Caro sindaco, intervieni contro il degrado”
Buongiorno,
Apprendo con rinnovata amarezza, indignazione, frustrazione, degli atti vandalici che, in modo reiterato, si compiono sul suolo Saronnese. Per ultimi, gli imbrattamenti delle pareti della chiesa di Regina Pacis o gli episodi connessi ai ripetuti sgomberi del, cosiddetto, centro sociale “Telos” (assieme ad altri atti criminosi, anche più gravi, ma su cui non intendo soffermarmi, per ora).
Inutile ribadire come questi gesti, pur arrecando un danno prevalentemente superficiale o di immagine (che si traducono, in ogni caso, in un onere economico), diano la tara del livello di degrado e deriva dei rapporti umani in cui sta calando la nostra città. Oltre a dare adito ad ulteriori atti ancora più ripugnanti, in una forma di degenerazione progressiva.
Ben conscio dell’attività compiuta e dichiarata dall’Amministrazione per combattere e reprimere in modo definitivo questi fenomeni, mi faccio ugualmente promotore di un’esortazione alla figura del Sindaco affinché perseveri nella pubblica denuncia alla cittadinanza di quanto accade, attraverso i molteplici canali di comunicazione messi a disposizione, affinché maturi una maggiore consapevolezza, in ogni singolo individuo, di quanto sta accadendo, assieme ad un accresciuto senso di dissociazione, oltre che di orgoglio per il proprio ambito sociale.
Nell’atto pratico, si pensi ad istituire in fondo di solidarietà per la tutela degli edifici pubblici o privati danneggiati, da finanziare con le sanzioni amministrative applicate ai responsabili (di questi o altri atti sottoposti a contravvenzione). Nel contempo, si intimi ai proprietari di ripristinare il decoro (attingendo al suddetto fondo), così da responsabilizzarli e coinvolgerli.
In aggiunta, ci si appelli con feroce insistenza agli organi competenti (prefetto, magistratura…) perché si applichino le dovute sanzioni, incluse attività di lavoro coatto, socialmente utile.
Lettera firmata