Mercatino di fine mese: “Trasparenza per fare chiarezza!” tuona Ale Galli
SARONNO – Mercatino di fine mese:”Solo con la trasparenza si può fare chiarezza”. Questa la posizione della lista civica di opposizione “Tu@Saronno”, tramite il responsabile comunicazione Ale Galli.
Diciamolo subito per chiarezza: il voto non favorevole di tutti i consiglieri di opposizione al nuovo regolamento del mercatino di fine mese è dipeso dalla presentazione “brevi manu” in consiglio di una terza bozza modificata (mai arrivata ai membri della commissione) e soprattutto dall’indisponibilità della maggioranza al normale confronto di idee e al dibattito che il consiglio comunale richiede. In precedenza, il lavoro effettuato dalla Commissione commercio e politiche giovanili aveva visto tutti i commissari presenti accettare la bozza proposta con pochi emendamenti. La prima edizione del mercato, con le polemiche emerse a riguardo della selezione degli espositori, ci impone però di fare alcune importanti precisazioni.
Innanzitutto, la commissione si è detta d’accordo sul fatto di puntare su un aumento della qualità, considerato il lento declino del mercato negli ultimi anni, ma nel regolamento le tipologie di espositore ammesse sono molte e permane persino la possibilità di “vendita di cose usate senza pregio” (articolo 3). Il mercatino di Saronno, cioè, non è dedicato solo alla pelletteria o all’antiquariato, per fare degli esempi, ma è solo più piccolo e selettivo del precedente. La proposta di ridurre il numero degli stalli e la loro dimensione per cercare di selezionare gli espositori di maggiore qualità e incentivarli a esporre solo la merce che vendono di più – che non è detto sia la migliore – è quindi un tentativo di migliorare la qualità del mercato, ma non ne costituisce una precisa connotazione né da una certezza di risultati.
Questo premesso, è chiaro che, se il criterio è la “qualità” della merce, la selezione degli espositori non può essere che lasciata a criteri soggettivi. E difatti nel regolamento non si fa alcun cenno a tali criteri, mentre (articolo 8) si specifica in che modo venga stabilita l’assegnazione dei posteggi secondo dati oggettivi come la data di protocollo della richiesta e l’anzianità nella presenza. Come commissario di Tu@Saronno per il commercio ho ritenuto opportuno dare parere favorevole a questo tentativo dell’Amministrazione considerata anche la possibilità, condivisa da tutti, di emendare il regolamento in futuro per apportare delle migliorie alla luce delle prime edizioni.
Sono però sorti molti dubbi tra i saronnesi su come siano stati in effetti applicati i criteri di selezione degli espositori. In molti hanno notato che a sparire sono stati soprattutto quelli stranieri, asiatici e africani, mentre sono rimaste diverse bancarelle con merce di qualità scadente gestite da italiani. Ovviamente, una selezione basata sull’etnia sarebbe per noi inaccettabile, e in questo senso dobbiamo sottolineare come l’articolo 3 del regolamento, come emerge dalla delibera numero 5 del 26 febbraio 2016, sia stato emendato nella forma presentata in consiglio rispetto alla bozza discussa in Commissione cambiando “artigianato artistico”, che include quello etnico, in “artigianato locale e regionale”, che presta il fianco a diverse interpretazioni (Trentino, Vandea e Maghreb sono tutte regioni, per fare degli esempi).
A questo punto crediamo che sia opportuno, anche per dare la giusta importanza al nuovo corso che si è deciso d’intraprendere, che l’assessore Francesco Banfi faccia chiarezza sui criteri di selezione e renda pubblico l’elenco degli esclusi, perlomeno per tipologia merceologica. Questo riporterebbe la discussione in merito al mercatino lontano dal binario molto molto pericoloso sul quale si stanno incanalando i social, ovvero quello della discriminazione razziale. Il mercatino, come abbiamo chiaramente ribadito più volte in commissione, dev’essere un valore aggiunto per Saronno e i saronnesi, e sulla base di questo principio siamo disposti a sostenere le proposte dell’Amministrazione. Una trasparenza reale e tangibile è senz’altro un indispensabile supporto affinché questo percorso possa iniziare e proseguire nel migliore dei modi.
04022016
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Commenti
“Tuona Ale Galli” … Mi immagino Maroni in lacrime da Salvini per questo attacco così duro…… Ma mi faccia il piacere, mi faccia
Ma il responsabile di TU@ ci è o ci fa? Nel regolamento sono indicate le categorie merceologiche ammesse e tra i partecipanti al mercatino c’è anche un ambulante africano assente alla “prima” perché in viaggio. Solo l’ottusità può far dire cose simili
Boicottiamo il mercatino…non andiamo più
Un danno al commercio ambulante a che serve?
il mercato a Km0 è il mercato “Padano”
Si, bravo Galli.
Vogliamo tutti i gazebo TRASPARENTI per vedere meglio il backstage!
Se aspettate che il Banfi si muova di sua iniziativa, state freschi! ….prende ordini solo dal sindaco. Alla luce degli esclusi, non solo etnici, tra qualche mese il mercatino sarà solo di artigianato locale e regionale, quindi SOLO “Padano”
Democrazia padana