Lettera aperta di Sel Saronno a Nichi Vendola
SARONNO – E’ stata condivisa stamattina la lettera aperta scritta dalla sezione cittadina di Sinistra Ecologia e Libertà a Nichi Vendola in merito alla notizia della nascita di Tobia Antonio, il figlio della coppia formata dallo stesso Nichi e dal suo compagno canadese Ed Testa.
Ecco il testo integrale
Caro Nichi Vendola, perdonami ma non capisco.
Sei stato il leader del mio partito fino a poco tempo fa, ti stimo come persona intelligente e colta.
Ti chiedo scusa se mi rivolgo a te pubblicamente per parlare della tua vita privata ma sei un personaggio pubblico, un leader che ho seguito in questi anni, le tue scelte private, non possono prescindere da questo tuo stato, come per altro la disponibilità economica che oggi te le rende possibili…
Credo sia giusto che ti espima i miei dubbi qui pubblicamente.
Ancor di più se pensiamo che questa tua scelta si manifesta pubblicamente in un frangente in cui si discutono questi temi…
Ma delle leggi mi interessa poco, mi interessa comprnderne le implicazioni etiche, altrimenti il senso del nostro “voler cambiare il mondo” rischia di smarrirsi.
Ci sono domande che qualsiasi persona comune si fa di fronte a questa notizia provo a girartele immaginando che tu ti sia dato delle risposte:
è logico ha senso e rispetto del nascituro diventare padre a 58 anni ?
In una societò contadina, dove i figli erano parecchi era quasi normale, ma la famiglia cresceva sui tanti fratelli.
Nelle famiglie mononucleari anche questa semplice domanda è lecita.
Ha senso farlo attraverso una donna che presta il proprio corpo per condurre una gravidanza e poi lasciare il frutto della stessa ad altra coppia ?
Per la mia educazione, per la mia esperienza di vita direi che non ha senso, non che non sia possibile, è una forzatura…
Una forzatura nel rapporto, nella relazione tra le persone, tra soggettii forti e soggetti deboli… Nel rapporto stesso tra noi esseri umani e la vita….
Poi la cosa cambierebbe ancora (per alcuni aspetti si complicherebbe, per altri si semplifica ) se ci fosse un rapporto “commerciale”: pago, indennizzo la prestazioone della gestante…
Lì la questione diventerebbe maledettamente insidiosa. Ancora una volta il denaro, il potere d’acquisto che permette ciò che ad altri viene negato.
A dire il vero le condizioni legislative italiane, l’andare in California, avere una discreta disponibilità economica, un livello culturale alto per muoverti in un mondo intercontinentale, già questo fanno di te un privilegiato rispettoa atnte coppie che aspirerebbero a fare un figlio… Una volta dicevamo “la felicità è di tutti o di nessuno”, evidentemente bisogna pur vivere aspettando un mondo migliore ma non ti mette un pò di imbarazzo ?
Nelle tue poche righe scrivi: “Questo bambino è figlio di una bellissima storia d’amore, la donna che lo ha portato in grembo e la sua famiglia sono parte della nostra vita.”
Questo sgombra il campo da molte ombre ma mi pone altri interrogativi: quale relazione affettiva, umana, quale rapporto psicologico la manterrà legata a lui? O permettera alla madre di non privarsi del proprio neonato, del futuro figlio…
Perchè se è storia d’amore non può essere storia di una privazione o di una sottrazione. O mi sbaglio?
O pensi che i legami, i novi mesi di gestazione possano essere recisi e semplicemnet si è usato quel corpo…
Se così fosse credo che sarebbe solo e comunque. al di là di qualsiasi aspetto economico, un atto di dominio, di dominio dell’uomo sull’uomo.
E il nostro mondo migliore?
Per tutto questo questa tua vicenda personale potrebbe essere elemento di crescita o di smarrimento per molti di noi.
Io credo tu abbia il dovere morale di aiutarci a capire..
Grazie per l’attenzione.
(foto: sito ufficiale nichi vendola)
29022016
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Commenti
Che lo sposo e la sposa, in fedele compimento dei loro doveri coniugali e familiari, trasmettano nel focolare domestico la fiaccola della vita corporea e, con essa, la vita spirituale e morale, la vita cristiana alle novelle generazioni: questo vuole Dio…
lucians
Vendola millanta come di sinistra il suo interesse, come un nuovo Berlusconi non distingue più il pubblico dal privato, anzi usa il pubblico per il privato facendo coincidere la morale con il proprio desiderio (ciò che voglio fortemente è morale). E’ un primo passo verso la demolizione della sinistra prima e della società poi.
d’altronde all’epoca il pensatoio di SEL si chiamava LA FABBRICHE DI NIKI. Dimostra coerenza
CARO NICHI…
Stavo per esimermi dall’esternare il mio pensiero… ma poi non ce l’ho fatta!
Le considerazioni sono state fatte tutte, anche più di quelle necessarie, argomento fin troppo “facile” da essere preso d’assalto. Ma il mio punto di vista sposta di poco la polemica. A me non interessa la tua figura politica (ti ho anche votato). Non mi interessano le tue scelte sessuali o di coppia. Sei una persona colta, che sa porsi alla gente, e questo mi basta per stimarti. Non discuto l’amore che provi per il tuo compagno, anche se è del tuo stesso sesso. L’amore è sempre una cosa bella. L’amore, appunto. Io ti esorto, invece, a farmi una domanda: chiedilo a me, se ti presto il mio utero in affitto. Chiedilo a me, donna emancipata, che ha un lavoro, mille interessi, una posizione sociale, se ti affitto il mio tempo, il mio corpo, la mia dignità. Chiedimi quanto mi costano 9 mesi di gravidanza, quanto mi costa “scofanarmi” per te, prendere 10 kg, un ventre flaccido e un mucchio di smagliature. Chiedimi di tenerti nel mio corpo, una vita, un cuore che batte, un piedino che scalcia, pensando a una manciata di bigliettoni. Chiedimi di tradire un essere che vive del mio odore, e solo quello cercherà, quando verrà alla luce. Chiedimi di prenderlo in giro, e di prendermi in giro per 9 mesi, pensando che finalmente mi potrò comprare una lavatrice nuova.
Avanti, chiedilo a me, se ti presto il mio utero in affitto…..col cazzo che te lo presto, caro NICHI, e scusa se non ho trovato una espressione più propria. Perché di fatto, io l’apparato maschile non ce l’ho. Esattamente come tu non hai un utero per procreare “secondo natura”. Esattamente come una donna sterile non può avere figli…”secondo natura”. Allora sposta la tua battaglia sulle adozioni. Su quello, si che sono d’accordo! Salva un bimbo da una guerra, una delle tante, dalla miseria, dalla disperazione. Quello sì che è un atto d’amore. Quel bimbo sì che ti ringrazierà, ti adorerà, VI adorerà, senza chiedersi niente. Quel bimbo, strappato a morte certa, o solo e disperato in un orfanotrofio, quel bimbo ti sarà riconoscente, perché di fatto, gli avrai dato UNA VITA, una possibilità. E anche i tuoi sonni saranno più sereni, ne sono certa. … Diciamo meglio, sarebbero stati. Ormai non oso immaginare, nel profondo della tua coscienza, a nudo di tutto, al netto di tutti gli artifizi e paramenti, nei tuoi peggiori incubi notturni, (perché verranno, gli incubi) quando la verità verrà a galla, tuo malgrado, non oso immaginare come si mostrerà ai tuoi occhi lo sguardo distrutto e dilaniato di quella povera donna.
TRATTO DA FACEBOOK
Io sono interdetto; noto tanta sinistra inadeguata ed in capace di valutare i fatti scevri da condizionamenti contingenti. Io, non sono di SEL ma, comprendo e condivido la scelta, certamente sofferta, ma indubbiamente coraggiosa di Vendola e del suo compagno. Certo che tutto sia risultato più facile per le oggettive condizioni economiche d regli interessati ma creare un fatto dirompente non è negativo a fronte delle ipocrisie in cui siamo immersi. Chi sente disagio per tutti ciò, non ha da trarre le opporne conseguenze.
Mi sarei aspettata da Vendola che facesse del suo desiderio genitoriale un’occasione di grande battaglia per una Legge sull’adozione. Sarei molto favorevole a far crescere un bambino a una brava e amorevole coppia ( di qualunque tipo ) piuttosto che produrlo in cooperativa, anche se questa rende una idea di sinistra.
mette i soldi …….che brutta storia …io se fossi il legislatore vieterei a tutti coloro che lo fanno di rientrare in Italia….rimani dove ti e’ stato permesso… stanno facendo morire migliaia di bambini in guerra, altri in condizioni di crisi dove i capi
famiglia si suicidano per equitalia e ne creano a pagamento come gli pare e piace…porci
Una lettera che trovo assolutamente condivisibile. Non stimo Vendola come politico e ovviamente non faccio parte di SEL ma quanto leggo nello scritto del Sig. Liotta rispecchia il pensiero di molti. Non discuto mai della vita privata e delle scelte personali di altri, la sfera privata necessità di rispetto, in questo caso specifico purtroppo la scelta di Vendola entra in collisione con tutto ciò che lui rappresenta per il suo partito e mi rendo conto quanto destabilizzi chi lo segue e crede in lui. Mercificare l’Amore, la maternità, il corpo e la vita, è cosa da combattere prescindendo dalle realtà di genere che ne siano coinvolte. Il denaro non può sostituire l’etica, la morale e la giustizia. Creando nuove discriminazioni Vendola non ha reso un favore a SEL e neppure alla causa per cui ci si sta battendo soprattutto in questi ultimi tempi. Occorrono leggi adeguate sulle adozioni in genere, ma occorrono anche politici adeguati per portarle avanti onestamente.
Ma se il padre è l’altro, Vendola in che senso è padre? (per simpatia?)
Che schifo…che schifo…che schifo!!!
Apprezzo l’onestà intellettuale e il coraggio politico di Dario che critica pubblicamente una scelta di vita del fondatore del suo partito. In effetti l’evidente mercificazione delle relazioni umane più intime che promana da queste pratiche fa a pugni con il solidarismo che Vendola ha sempre proclamato a parole. Lo sostiene Sergio Rizzo. segretario del Partito Comunista Italiano. Non posso non notare la coincidenza temporale di questa nascita con la discussione in parlamento sulla Cirinnà. Evidentemente l’ex Governatore era bene informato sui tempi di approvazione della legge e sperava di portarsi a casa il frugoletto in pochi giorni. Se lo facesse oggi non potrebbe adottarlo e rischierebbe anche un’incriminazione ai sensi dell’art 12 comma 6 della Legge 40. D’altronde non me la senti di gettare la croce solo su Niki. Il senatore Lo Russo del PD non ha fatto lo stesso due o tre anni fa?
Non condivido affatto
che cosa deve commentare uno se non il fatto che il potere e i soldi fregano tutti?
Come sono convintissimo che sia giusto dare un inquadramento di diritti alla coppie di fatto di qualsiasi tipo, così sono assolutamente contro a qualsiasi tipo di adozione da parte di persone dello stesso sesso, in particolare se maschi, in particolare con maternità o paternità surrogate.
Leggo di Vendola, rispetto la persona, ma tutta l’operazione è orrore allo stato puro. E pure ipocrita: “una bellissima storia d’amore”, “la donna farà parte della nostra vita”. Si copre l’orrore con il miele usuale di parole immaginifiche che sembrano aver perso qualsiasi senso.
Io so solo questo: qualunque scelta che, sostituendosi al destino o alla sfortuna, toglie consapevolmente a un bambino i propri genitori e li sostituisce con qualcosa d’altro è orrore ed egoismo.
Stimo Vendola, anche se qualche volta non ne condivido le idee. Mi auguro che effettivamente ci sia quel rapporto di affettività con la donna che ha messo al mondo quel bimbo, ma comunque mi chiedo: con tanti bimbi orfani era necessario soddisfare il proprio desiderio di paternità in tal modo?Comunque auguri al piccolo e alla coppia.
Si mette la firma negli articoli e nelle dichiarazioni…CAPITO giornalisti del topolino 🙂
In amicizia e scherzo. Un fan del giornalino.
Pluto
siamo sicuri su chi abbia scritto questa delirante lettera? visto che non è firmata io dubito, dubito
Sotto una pseudonimo è per lo meno inelegante, aggettivare lo scritto di un altro così pesantemente (delirante) senza alcuna argomentazione a sostegno. Denota solo la scarsa qualità dello scrivente.
I danė fan danà
La lettera è firmata Dario Accurso Liotta, non è stata discussa nelò circolo di SEL Saronno
non sono di sel ma condivido in toto quanto scritto
Condivido pienamente quanto scritto fino all’ultima domanda: “tu abbia il dovere morale di aiutarci a capire”.
Non c’é niente di morale da capire in questa vicenda.