Ex tintoria Ferrè, dopo quattro anni Casa Veleni resta da recuperare
SARONNO – Dall’ottobre 2012 a oggi, non è ancora decollato il progetto per il recupero dell’ex tintoria Ferrè, ribattezzata “Casa Veleni”, che era stata occupata dagli attivisti del comitato dei senza casa ora assolti in tribunale. Sul posto, almeno dall’esterno, la situazione non è cambiata molto dal giorno dello sgombero. Nell’immediatezza si erano messe in moto le ruspe, la struttura era stata definitivamente resa inabitabile, per scongiurare nuove occupazioni abusive.
E presto era arrivato anche un grande cartello, per presentare il piano edilizio: al posto della vecchia fabbrica da tanti anni abbandonata, dovrebbero sorgere alcune residenze: un elegante edificio in “classe A+”, ovvero in grado di rispettare i più recenti dettami in materia di risparmio energetico la cui nascita, sul cartello, è annuncia per il “maggio 2015″. Dell’occupazione resta qualche traccia degli allora graffiti che avevano ricoperto l’edificio dove un tempo si trovavano gli uffici, e sul cancello sono rimaste alcune scritte anarchiche.
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(foto: come si presenta oggi l’ex tintoria Ferrè)
26032016
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Commenti
No, tutti quelli che “leoni da tastiera” non hanno aiutato economicamente il proprietario ad arrivare fino in fondo con la denuncia, tre gradi di giudizio italiani costano circa 10.000 Euro di avvocati, se non ti conviene, chi te lo fa fare, la gloria?
Magari i Papi e Mami dei Telos gli hanno anche dato un risarcimento economico ed il gioco è fatto.
Infatti, mi pare proprio giusto e corretto il fatto che per far valere i propri diritti, che in una qualunque nazione normale sarebbero automaticamente inalienabili e imprescindibili, in questa Itaglietta debbano essere necessari tre gradi di giudizio con enorme esborso di quattrini da parte della parte lesa…. che vergogna!
Quoto in pieno….
No il proprietario che ha ritirato la denuncia
La magistratura che difende i telos , assurdo