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SARONNO – “Referendum trivelle, astenersi è un diritto”: questo il punto di vista del saronnese Lucio Bergamaschi, esponente locale dei Popolari, in vista della imminente scadenza referedaria.”Astenersi in un referendum abrogativo, che prevede un quorum per la sua validità, è un diritto – dice Bergamaschi – Molti lo hanno fatto legittimamente nel referendum sulla Legge 40, non vedo perchè non si possa farlo anche stavolta. Faccio notare che questo referendum è stato proposto da nove regioni non dai cittadini, mi sembra perciò più un capitolo delle faide interne al Pd che un’iniziativa genuinamente popolare”.
Prosegue Bergamaschi
Nel merito: il quesito sopravvissuto è sostanzialmente irrilevante, le nuove trivellazioni entro le 12 miglia sono già proibite. Si tratta di stabilire solo la data di fine delle estrazioni, di gas non di petrolio, dagli 88 impianti in funzione. Valeva davvero la pena spendere 300 milioni per questa cosa? In sintesi personalmente mi sono orientato a non andare a votare.
14042016
Perfettamente d’accordo con te, Lucio.
preferisco astenermi dal votare politici chiacchieroni
Chi non vota esercita comunque una scelta, in un caso (referendum) e nell’altro (elezioni)… Le conseguenze sono verificabili in entrambi i casi…
Votare è un dovere e votare SI significa proteggere il mare e il futuro delle nuove generazioni. L’astensione non porta da nessuna parte.
Anche votare è un diritto… e allora??
personalmente più politici mi dicono di astenermi dal voto e più mi convincono ad andare a votare
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