Risotto “sano e sostenibile” coi ragazzi del Castelli
SARONNO – Vi siete mai chiesti come sia possibile unire il gusto alla salute? I ragazzi della III Alberghiero del Collegio Arcivescovile Castelli di Saronno, guidati dal professor Tommaso Giusti, hanno cercato di rispondere a questo difficile quesito proponendo una serie di ricette salutari durante il corso di cucina metabolica ospitato dalla scuola stessa. Questa iniziativa, patrocinata dall’assessorato alla cultura del comune di Saronno, si articola in quattro appuntamenti nei quali sarà possibile discutere riguardo alcune tematiche importanti legate al cibo.
Da buoni “milanesi” l’argomento principale della prima serata, tenutasi giovedì 12 maggio, è stato il riso in tutte le sue sfaccettature e proprietà. Nel corso di questo primo appuntamento la dottoressa Milena Colzani, medico dietologo responsabile del Centro per la Diagnosi e cura dell’Obesità e delle malattie metaboliche”, presso l’ospedale di Saronno, ha illustrato i vari aspetti salutistici e le regole per un apporto corretto e bilanciato dei nutrienti in cucina.
Sono molte le problematiche che affliggono il nostro tempo e tra queste come non citare le malattie metaboliche: diabete, arteriosclerosi, obesità, cancro e malnutrizione diventano via via sempre più comuni.
Sulla base di queste importanti premesse, gli studenti dell’Istituto Alberghiero del Collegio Castelli hanno cucinato dunque un risotto al pesto di asparagi nella versione metabolica, utillizzando il riso della Tenuta San Massimo di Pavia, che possa rappresentare una valida e salutare alternativa ad un risotto tradizionale. Nel corso della degustazione del piatto da parte del pubblico presente in sala lo chef e professore di cucina Tommaso Giusti ha evidenziato alcuni dei passaggi fondamentali che hanno portato alla realizzazione di questo piatto, sottolineando come la sua filosofia culinaria si basi sullo sfruttamento dei prodotti di stagione per sensibilizzare i suoi alunni ad un rapporto più naturale e biologico con il cibo.
“Questa ricetta mitigata – ha spiegato Colzani – nasce dall’idea di limitare e ridurre l’uso di grassi occulti per abbassare l’indice glicemico”. In effetti al giorno d’oggi nei primi piatti troviamo molti carboidrati che fanno da benzina per il nostro organismo ma allo stesso tempo alzano la glicemia e possono portare disfunzioni come il diabete. Molti cibi ad alto indice glicemico si digeriscono velocemente ma non saziano a lungo la fame. Poter cucinare portate a basso indice glicemico ci permette di soddisfare il nostro bisogno di nutrimento più a lungo, evitando l’iperalimentazione.
In un secondo momento della serata i ragazzi della III Alberghiero hanno proposto anche un orzotto alle verdure di stagione, utilizzando l’orzo della Cascina Casalina di Pavia, distribuendo ai presenti una porzione del piatto preparato per la degustazione. L’orzo è ricco di proprietà nutrienti, curative ed energetiche ed è facile da digerire. Questo cereale rappresenta dunque un’importante alternativa al riso da non sottovalutare.
Tra degustazioni e spiegazioni è intervenuto alla prima serata del corso anche Massimo Banfi, socio fondatore e rappresentante di Slow Food condotta di Origgio e del Saronnese che ha tenuto a sottolineare come lo spirito di questa associazione sia quello di “ripristinare un’agricoltura biologica di prima qualità per educare le persone a mangiare un po’ meno e meglio”.
Appuntamento alla seconda serata che si terrà martedì 17 maggio alle 19.30al Collegio Arcivescovile Castelli di Saronno, in cui sarà possibile riflettere sui principi della pasta e suoi condimenti e degustare alcuni piatti preparati dagli alunni di III dell’Istituto Alberghiero.
Alessio Colombo
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Commenti
Risotto “padano” anche qui. Cosa non si fá per diventare sostenitori.
La prossima del 17 maggio vi sará …pasta e ….fagioli?