Malpensa express, stop falsi diretti e affollamento: le richieste dei pendolari
Oltre ad affrontare il tema dell’orario giugno-dicembre (che non riserva particolari novità) si sono anche analizzate alcune istanze portate dalla delegazione dei pendolari a partire dai problemi che riguardano i viaggiatori che utilizzano il Malpensa Express.
Primo tema quello dell’affollamento: “In sostanza – spiega Andrea Mazzucotelli – i viaggiatori dei convogli delle 7.44 e 8.14 per Milano Cadorna, paganti tariffa di prima classe, viaggiano in piedi in quanto non è garantita la doppia composizione”. Trenord ha spiegato come ci siano alcuni fermi per manutenzione del materiale aeroportuale che è distinto dagli altri convogli. Malgrado il problema sia noto non è stato previsto nessun intervento risolutivo. Una risposta che ha lasciato l’amaro in bocca ai delegati dei pendolari: “Prendiamo atto che i viaggiatori di prima classe non sono una priorità dell’impresa di trasporto. E se le flotte sono distinte, perché i materiali aeroportuali effettuano regolarmente corse regionali invece del materiale consueto?”.
Si è poi affrontato il tema dei “falsi diretti”: “Esistono corse di Malpensa express che saltano le fermate di Rescaldina, Castellanza, Ferno pur avendo i medesimi orari delle corse che le effettuano -spiega Mazzucotelli – Effettuarle sempre, a parità di orario, amplierebbe l’offerta da queste fermate e ridistribuirebbe il carico soprattutto in ora di punta”. Una soluzione che però è stata bocciata nella risposta di Trenord e Regione Lombardia: “L’esistenza di queste corse è una scelta commerciale. Inoltre assegnare tutte le fermate alle corse “dirette” creerebbe ulteriori problemi di affollamento. Con l’apertura della stazione Malpensa Aeroporto Terminal 2 (prevista a dicembre 2016) il servizio potrebbe comunque essere riorganizzato”.
Anche in questo caso la replica non soddisfa i pendolari: “Che scelta commerciale è quella che propone corse “veloci” che si fermano ogni volta sette minuti per recuperare l’inutile anticipo maturato? E se l’affollamento diventasse ingestibile, non sarebbe più opportuno potenziare il materiale?”
05062016