Strada: “Trevalli? Non è marketing territoriale ma scelta politica”
Inizia così la dura presa di posizione di Roberto Strada in merito alla mancata iscrizione della società saronnese di basket in serie B che parte da una considerazione personale: “Da sportivo, amante sia del basket sia del ciclismo, sono dispiaciuto per la Robur Basket e non riesce a consolarmi che la sede di partenza di una vecchia classica del ciclismo sia nella mia città, credo che strategicamente sia stato fatto un grosso errore”.
Ma Strada va oltre: “Ma si poteva rinunciare ad essere sede della Tre valli e investire trenta mila euro nel basket? Se si fosse ponderato attentamente si, certo a qualche patto e con qualche ragionamento su una collaborazione tra Comune e basket, cosa mai avvenuta prima e se pensiamo che la Robur Basket non gioca nemmeno al PalaDozio qualche domanda forse occorre porsela, l’argomento quindi è complicato, così come il non essere riusciti a – recuperare – qualche soldo da qualche sponsor, pare più un a scusa per tornare a giocare in C, non me ne vogliano i roburini ma dall’esterno sembra anche così”. Inevitabile un pensiero al titolo di città dello Sport: “Per tornare alla vicenda Città dello Sport, è anche indubbio che proprio quest’anno, che in città ci sia una società che rinunci alla promozione dopo averla ottenuta meritatamente sul campo, è una sconfitta per la Giunta Fagioli e lo spendere trenta mila euro per la Tre valli non è una consolazione e nemmeno può essere una compensazione. Ma è una scelta”.
Duro il giudizio finale su questa scelta: “Scelta dettata da amicizie politiche, non da marketing territoriale, scelta dovuta al fatto che la Lega in provincia di Varese governa oramai in poche città, sopratutto con un monocolore. Quindi i trenta euro non sono un investimento sportivo, ma un rigurgito d’orgoglio leghista che si autocelebra”