Restelli: “A Caronno il calcolo Tari è inefficace e vessatorio”
CARONNO PERTUSELLA – “Il Comune alleghi alla tassa l’estratto conto dei sacchi registrati, così non c’è trasparenza. Sono giustamente inviperiti moltissimi concittadini che si sono visti recapitare a casa la ormai famosissima Tari, che registra rincari spaventosi, fino a 150-200 euro rispetto allo scorso anno. Un regalo che la precedente amministrazione aveva confezionato a febbraio e che è stato recapitato dalla nuova amministrazione in perfetta continuità”
Inizia così la presa di posizione di Daniela Restelli, consigliere comunale della Lega Nord, in merito alla scottante questione della Tari a Caronno Pertusella.
“Avevamo subito protestato in consiglio comunale e avevamo avvisato i concittadini in campagna elettorale, ma troppi non ci hanno creduto. Così tutti ora dobbiamo pagare il balzello. Anzi, a dire il vero, lo pagano caro e salato solo quelli che hanno fatto la raccolta differenziata in modo corretto e diligente. Sì, perchè il costo unitario del sacco viola (quasi 5 euro) è calcolato sommando i sacchi viola ritirati nel 2015 + i rifiuti sparsi per tutto il paese abusivamente + i rifiuti conferiti in piattaforma, diviso il numero dei sacchi viola ritirati. Ne consegue che chi ha messo fuori il sacco facendo la raccolta differenziata paga i suoi rifiuti + quelli di chi li ha sparsi per il paese abusivamente, che invece non paga niente.
A parte l’assurdità del sistema introdotto, che con ogni evidenza penalizza chi fa il suo dovere e incentiva gli incivili, rileviamo anche una totale mancanza di trasparenza nell’applicazione della tassa: dov’è l’elenco dei sacchi registrati con lettura elettronica del microchip? Nelle case è arrivato solo un generico numero totale di sacchi viola, che nessuna famiglia è in grado di verificare. Tanto che sappiamo per certo di casi che hanno avuto addebitati solo i 3 sacchi d’ufficio, quando li hanno messi fuori abitualmente e famiglie che se ne sono visti addebitare più di ogni verosimile aspettativa.
Come prima cosa chiediamo quindi che venga recapitato alle famiglie anche l’estratto conto con l’elenco, la data e l’ora di registrazione elettronica dei sacchi ritirati da maggio ad ottobre 2015 e che venga aperto un portale online sul sito del Comune, a cui i cittadini possano accedere tramite credenziali per verificare in qualsiasi momento in tempo reale la registrazione dei propri sacchi conferiti.
Dando voce alle numerose segnalazioni che ci sono pervenute ed interpretando il diffuso sconcerto e malumore, invitiamo l’Amministrazione a rivedere in toto questo sistema palesemente inefficace e vessatorio, che ha comportato alle famiglie aumenti paradossali a fronte del loro impegno nel migliorare la raccolta differenziata. E’ assurdo che una famiglia debba arrivare a pagare oltre 400 euro per smaltire rifiuti che la società stessa e le sacrosante norme di igiene ci obbligano a produrre. Queste sono le politiche a favore della famiglia che l’amministrazione di sinistra, con l’appoggio del gruppo consiliare Lista Cittadina-Fratelli d’Italia, porta avanti, con buona pace del prete che ne ha sfacciatamente preso le parti. Senza dimenticare che i rifiuti sono la materia prima di un’intera filiera produttiva, per un giro d’affari di miliardi di euro. Insomma, “bidonati” da un’assurdità sotto tutti i punti di vista.”
(foto archivio)
23072016
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Commenti
Quando si è deciso di cambiare la società di gestione rifiuti e il sistema con sacchi a bar code, ho avuto rispetto a quello pagato 2014 un aumento TARI di quasi il 100% e non ho notato miglioramento del servizio raccolta .
Che dire ? Qualcosa non funziona ………… E spero che chi di dovere capisca perché è porti le tariffe a cifre più accettabili e giustificabili.
sono daccordo col fatto che è stato gestito male tutto il discorso!
sono a favore di una trasparenza totale e in qualsiasi momento!
l’ unica certezza è che le cose devono cambiare!
Beh potete chiedere al vostro amico Maiocchi e ai suoi amici di FdI di rivedere la cosa alla fine a Saronno governate insieme quale sarà mai il problema se a Caronno è andato col Pddì