Condanna per i manifesti sui profughi: no comment dalla Lega di Saronno
Si tratta di un’azione civile contro la discriminazione (in base al testo unico sull’immigrazione) sulle dichiarazioni comparse su manifesti e a mezzo stampa, con cui la Lega Nord di Saronno aveva attribuito la qualifica di clandestini ai richiedenti asilo che avrebbero dovuto arrivare in primavera nella sede staccata del liceo scientifico Gb Grassi di via Buozzi. In sostanza si fa riferimento ai manifesti, e ad alcune dichiarazioni rilasciate ai giornali, in cui il Carroccio saronnese sosteneva “Saronno non vuole clandestini. Renzi e Alfano vogliono mandare a Saronno 32 clandestini, vitto, alloggio e vizi pagati da noi nel frattempo ai saronnesi tagliano le pensioni ed aumentano le tasse”.
Nelle ultime ore, il giudice Martina Flamini ha stabilito che “l’associazione dei termini clandestini (ossia di coloro che entrano/permangono irregolarmente nel territorio contravvenendo alle regole sull’ingresso e il soggiorno) e richiedenti asilo (ossia di coloro esercitano un diritto fondamentale ovvero quello di chiedere asilo in quanto nel loro paese “temono, a ragione, di essere persguitati) oltre ad essere erronea ha una valenza denigratoria e crea un clima intimidatorio e ostile“ da cui la condanna della Lega Nord e della sezione saronnese “alla pubblicazione della decisione, a spese delle parti soccombenti, sia sul quotidiano locale “il Saronno” sia sul “Corriere della Sera” e al pagamento, a titolo di risarcimento, della somma di 5.000 euro per ciascuna associazione ricorrente oltre alle spese processuali.
Dalla risposta, o meglio dal no comment, della sezione saronnese facile immaginare l’intenzione in appello.
23022017