Pochette verde, Borghi: “Indossare i propri simboli è segno di coerenza”
Davide Borghi, segretario cittadino della Lega nord inizia così la propria presa di posizione in merito alla polemica per la pochette verde sfoggiata da Raffaele Fagioli durante la messa trasmessa in diretta da Raiuno.
“Non è una questione di credo politico, è un tema identitario e di libertà. Libertà di presentarsi davanti a Dio come siamo, senza ipocrisie. In fondo è quello che ci viene insegnato a catechismo fin da piccoli, così come viene predicato dalla Chiesa. Ci insegnano che dobbiamo accogliere tutti, però quando si tratta di accogliere le nostre origini e la nostra cultura allora nascono i distinguo. Se qualcuno si vergogna dei propri simboli è libero di nasconderli, ma non vedo perché vietare agli altri di mostrarli. Il fatto di averli indossati anche nelle varie funzioni religiose è solo un segno di coerenza”.
E conclude con un accenno alla vicenda dei cartelloni considerati discriminatori perchè usavano il termine clandestini per parlare dei profughi: “Viste anche le ultime vicende giudiziarie posso concludere dicendo che la censura di Stato non soffocherà la nostra sete di libertà.”