Silighini lascia la via crucis: “Non si può paragonare Gesù agli immigrati”
“Sono cattolico praticante e osservante – spiega in una nota – Non potevo resistere un istante in più dopo che al microfono Nostro Signore Gesù Cristo veniva paragonato a generici immigrati che sbarcano sulle nostre coste e noi occidentali venivamo paragonati agli ebrei che hanno ucciso Gesù in croce.
I preti imbevuti di sinistra credono che noi italiani non facciamo abbastanza per chi ogni giorno arriva nel nostro paese? Garantiamo asilo ai richiedenti e ci accolliamo anche orde di clandestini che senza alcun diritto invadano le nostre vie dileguandosi nella macchia.
Se li prenda in casa sua Scola, il vescovo Francesco e tutte le maniche di prelati che si bagnano la bocca di solidarietà sulle spalle degli altri”.
E conclude: “Gesù è il simbolo universale della pace e dell’amore, non paragoniamolo a chi spesso ha portato violenza e morte. Come ha fatto Fagioli a restare in processione? Io ho scavalcato le transenne e sdegnato me ne sono andato via da questa rappresentazione che mi è parsa una triste farsa”