Mozione sull’azzeramento Irap rigettata. Pd: “Deriva censoria”
SARONNO – “Evidentemente diamo fastidio. Nell’ultimo Ufficio di presidenza, convocato per decidere l’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale del 6 luglio, il presidente del consiglio comunale Raffaele Fagioli, fratello del sindaco, richiamando un articolo del regolamento del consiglio comunale, ha deciso che non erano accoglibili una nostra interpellanza ed una nostra mozione”
Inizia così la nota del Pd Saronno che riaccende i riflettori sulla scelta dell’ufficio di presidenza di non inserire all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale l’interpellanza sul “cinema sotto le stelle”.
“La Lega ha deciso, attraverso una pedissequa ed inusuale osservanza del regolamento, mai utilizzata in precedenza, si pensi all’ultimo consiglio comunale dove con la stessa modalità furono consegnate ed accettate la nostra interpellanza sul mancato rinnovo del centro estivo alla scuola Pizzigoni e la nostra mozione sulla costituzione di una commissione consiliare di indagine sull’attività della Fondazione “Giuditta Pasta”.
Durante il prossimo consiglio comunale avremmo voluto chiedere chiarimenti all’amministrazione di quanto successo per il “Cinema sotto le stelle”. Avremmo voluto sapere perché il contributo richiesto non fosse stato concesso, trattandosi di un importo minimo (€ 5000) rispetto al beneficio da sempre ricavato dalla città.
Avremmo voluto esercitare un normale diritto, basilare per chi svolge una funzione pubblica come noi, ovvero chiedere una risposta ad una legittima richiesta della Città, della quale siamo rappresentanti.
Ed inoltre avremmo voluto chiedere con una mozione che l’amministrazione comunale si facesse parte attiva con Regione Lombardia per estendere quanto recentemente proposto dalla stessa, ovvero l’azzeramento dell’Irap per l’apertura di nuovi esercizi commerciali nei centri storici alle città con più di 30.000 abitanti, come Saronno, invece di limitare il vantaggio alle città capoluogo di provincia o con un numero di abitanti superiori a 50.000.
Da cosa si nascondono? Perché tutto questo fastidio per dare una risposta trasparente ad una legittima richiesta di un chiarimento o? Perché tutta questa chiusura ad aprire un dibattito su una mozione che potrebbe portare solo vantaggi per i saronnesi? Purtroppo la deriva censoria che si è innescata già da diverso tempo sembra non allentarsi, ma noi non ci stiamo. Non smetteremo mai di informare i cittadini e chiedere chiarimenti, non smetteremo di fare le nostre proposte.
Se tutto va bene ne riparleremo a settembre. Per i più curiosi alleghiamo i testi dell’interpellanz a e della mozione che abbiamo proposto.
OGGETTO: AZZERAMENTO IRAP PER APERTURA NUOVI NEGOZI NEI CENTRI STORICI
PREMESSO
che Regione Lombardia ha promosso, con l’assestamento di bilancio approvato dalla Giunta Regionale, di azzerare l’IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) per tre anni per i nuovi esercizi commerciali nei centri storici dei Comuni capoluogo di provincia della Lombardia e di quelli che superano i 50 mila abitanti;
APPURATO
che la delibera è dedicata ai piccoli esercizi ed esclude la grande distribuzione;
CONSIDERATO
che l’incentivazione all’apertura di nuovi negozi di prossimità non solo ha valenze positive per far rivivere i centri urbani ma produce sicuramente effetti positivi per la crescita economica e sociale delle nostre città, con effetti positivi anche sull’aggregazione, sulla socializzazione della popolazione ed anche sulla prevenzione in chiave di maggiore sicurezza dei nostri centri urbani;
che l’incentivazione all’apertura di nuovi negozi di vicinato potrebbe portare notevoli benefici anche nelle periferie delle città che lottano contro la sempre maggiore desertificazione commerciale e tentare di intervenire nei confronti delle sempre più evidenti carenze soprattutto per la fascia anziana della popolazione
CONSTATATO
che l’Assessore regionale all’economia Massimo Garavaglia ha affermato che “la stima del mancato gettito IRAP è formalmente di 20 milioni” spiegando che “sarà un’operazione vantaggiosa dal momento che sono molti i negozi che chiudono e il saldo è purtroppo negativo”;
DEFINITO
che l’incentivazione all’apertura di nuovi negozi sarebbe, in questo particolare momento storico, molto più opportuna e foriera di vantaggi nel momento in cui fosse applicata anche ai negozi di centri storici di comuni di piccole o medie dimensioni che maggiormente soffrono per la chiusura e per la sempre più difficile sostenibilità nell’apertura di negozi di prossimità ancor più se con ubicazioni periferiche;
VALUTATO
che il centro storico di Saronno rappresenta con il Distretto Urbano del Commercio una realtà importante per lo sviluppo economico e commerciale della città e per la creazione di nuovi posti di lavoro ma nondimeno le periferie, soprattutto in alcune zone/quartieri, soffrono oramai della mancanza quasi totale di negozi di prossimità
VISTO
che esistono particolari valenze di interesse economico, commerciale e sociale
IL CONSIGLIO COMUNALE
impegna il Sindaco e la Giunta
a richiedere alla Giunta Regionale la possibilità di estendere l’azzeramento dell’IRAP per tre anni per i nuovi esercizi commerciale aperti nei centri storici dei Comuni che superano i 30.000 abitanti, come nel caso specifico di Saronno e, in caso di maggiori risorse disponibili di richiederne l’applicazione anche nei quartieri periferici per quelle zone che sono oramai sprovviste di negozi di prossimità.
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Commenti
Il PD Saronnese se le canta e se le suona da solo.
Capisco che negli scorsi anni di amministrazione Porro il regolamento del Consiglio lo usavate per non far barcollare i banchi del comune ma forse sarebbe ora di impararlo alla lettera, rispettarlo e non piangere tutte le volte come bambini capricciosi.
Il PD Italiano è alla canna del gas, quello saronnese non è assolutamente da meno… anzi… fa scuola.
Forza Raffaele, insegna l’educazione civica a questi sapientoni del “fate quello che dico io ma non fate quello che faccio io”
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Egregio commentatore il popolo saronnese non ha necessità di apprendere l’educazione civica da sprovveduti e pressapochisti temporanei che quanto prima dovranno rendicontare per il loro operato deficitario. Se il PD è alla canna del gas, non da meno si trova la Lega che quanto prima avrà bisogno per riprendersi dagli schiaffoni che Forza Italia gli rifilerà.
Inizio a rimpiangere Porro il che è tutto un dire…
Certo che a sinistra sono tutti super acculturati. è tutto il resto che non corrisponde alle esigenze!!
Di fronte alle richieste e ai problemi si danno risposte, soprattutto se non ha si nulla da nascondere o si ritiene di avere ragione. Procrastinare è un atteggiamento che fa perdere credibilità. Di fronte alle cose si reagisce, subito.
Anche perché tanto le risposte dovranno comunque arrivare.
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Se lo dice lei, sarà così.
Ma il rispetto del regolamento è la base indispensabile da cui partire.-
Ma su quello non discuto, ma una risposta si può dare senza bisogno di appellarsi ai regolamenti. La risposta ufficiale da regolamento sarà al prossimo consiglio.
Non c’è cosa peggiore di nascondersi dietro ai paravento.-
La risposta è già arrivata anche sulla stampa. Se non è sufficiente, è questione soggettiva.
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Come si suol dire, tanto prima o poi i nodi vengono sempre al pettine.
che non abbiano rispettato il regolamento lo dicono quei sapientoni della lega. solo perhcè avendo la coda di paglia non vogliono rispondere alle varie interpellanze dove verrebbe a galla tutta la loro insipienza. svegliatevi cari leghisti. i vostri fagioli stanno distruggendo saronno
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impossibile distruggere una cosa già devastata!
Non sempre chi crede arbitrariamente di interpretare alla lettera una norma vigente ottempera e comprende l’efficacia della stessa norma. Le varie promesse elettorali della Lega che finora sono metodicamente disattese e arzigogolate per giustificare incapacità e carenze sono più che sufficienti ai saronnesi per decidere chi eleggere alle prossime amministrative. Un buon amministratore serio evita sempre di cadere in derive pericolose e significative per il futuro della propria città.
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In che senso?
La gente non vota in base alle interpretazioni delle norme. Che senz’altro lei sa meglio comprendere di chi è stato eletto dal popolo 😉
Non ho capito un bip, come ai bei tempi di Porro sindaco
Prima di rilasciare comunicati stampa allarmistici e denigratori potreste leggere e comprendere il regolamento del consiglio comunale?
Studiate il regolamento.
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Sii clemente…Claudino.