Ultimo saluto a Davide Greco: “Non è morto è entrato nella vita, nella gioia dei cieli”
ROVELLO PORRO – La chiesa parrocchiale di San Pietro e Paolo ha contenuto a fatica le oltre 400 persone che oggi pomeriggio si sono ritrovate per l’ultimo saluto da Davide Greco il 21enne morto in un drammatico incidente una settimana fa. Lo scontro è avvenuto venerdì primo dicembre in viale Lombardia tra Saronno e Solaro. La Fiat Punto guidata da un 22enne di Rovello Porro è stata urtata violentemente da un camion che trasportava sale. sul colpo sono morti i tre passeggeri dell’utilitaria Davide Greco, Alessandro Masini e Matteo Carnelli. I funerali dei due minorenni si sono tenuti giovedì a Saronno.
Intensa l’omelia del parroco don Fabio Molteni: “La morte è nemica dell’uomo: è una sconfitta. Se ci fermassimo alla morte di Davide ci toccherebbe iniziare a sopravvivere. No, non dobbiamo farlo. Dobbiamo rendere questa morte feconda. Dobbiamo vivere intensamente per Davide che è andato avanti. Davide non è morto, è entrato in una vita e noi che siamo qui in questo tempo non possiamo trascinarci ma dobbiamo godere ogni attimo, rispettando questo dono anche per i sentimenti che ci legavano a lui”.
In prima fila accanto alla famiglia, il sindaco Paolo Pavan di Rovello Porro con il gonfalone listato a lutto. Assente invece l’Amministrazione comunale saronnese. La città degli amaretti era comunque presente in chiesa con i compagni di squadra della Lokomotiv, i dirigenti ed alcuni giocatori della Gs Robur e dell’Amor Sportiva ed alcuni arbitri della sezione cittadina. Presente anche il consigliere comunale di minoranza Davide Vanzulli.
All’uscita della bara, prima del corteo fino al cimitero cittadino, il lancio di palloncini bianchi e azzurri davanti allo striscione con tutte le firme degli amici di sempre. Toccante la dedica: “E’ stata una lunga giornata senza di te amico, e ti racconterò tutto quando ti rivedrò. Ne abbiamo fatta di strada da dove siamo partiti”. Affissa sulla ringhiera del sagrato la lettera inviata dall’Inter: “Vogliamo pensare anche anche da lassù tante persone di cuore neroazzurro si ritrovino insieme come grandi amici. E Davide fa parte di questa famiglia”. La missiva è arrivata a Rovello con una maglia di Zanetti firmata da tutta la prima squadra.
Domani i ragazzi della Lokomotiv, tutti presenti al funerale tanto da mettere insieme una sciarpa della squadra sulla bara, torneranno in campo alla Robur: “E’ una partita che lo stesso Davide aspettava con ansia ed emozione perché contro la prima forza del campionato. Pertanto di comune accordo abbiamo deciso di ripartire e di chiamare a raccolta sugli spalti dell’Ugo Ronchi, domenica alle 11, tutte le persone che gli vogliono bene. Perché restare fermi vorrebbe dire che qualcosa si è rotto, ma non è così. Davide non vorrebbe questo! Dobbiamo ripartire tutti insieme. Lo dobbiamo fare per Davide, lo dobbiamo fare per il nostro mister e suo fratello Marco, lo dobbiamo fare per la sua famiglia. Lo dobbiamo fare per tutti noi”.
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