Convegno: Gerenzano studia il crowdfunding per la ricerca scientifica
GERENZANO – Nel 1885 la conclusione dei lavori per la costruzione della Statua della Libertà a New York era a rischio per la carenza di fondi. L’editore di giornali Joseph Pulitzer pensò di promuovere una campagna popolare di raccolta fondi che raccolse oltre 100mila dollari, coinvolgendo circa 120mila singoli cittadini-donatori, molti dei quali contribuirono con meno di un dollaro a testa. Questo esempio, forse uno tra i primi, di sharing economy può essere utilizzato per presentare il prossimo appuntamento con le “Serate della scienza”, in programma giovedì 14 dicembre alle 21, nella sala auditorium dell’Insubrias biopark di via Lepetit a Gerenzano, quando Giovanni Montini, docente del Dipartimento di Scienze cliniche e di comunità all’Università degli Studi di Milano parlerà de “L’importanza del contributo privato nella ricerca e nell’attività clinica” e delle ricadute positive in campo sociale.
Il crowdfunding, termine che è possibile tradurre come “trovare fondi attraverso la folla”, è che sta a d indicare una modalità di micro finanziamento “dal basso”, poiché si avvale dell’aiuto di benefattori che scelgono di investire liberamente, poiché ispirati dal progetto o dall’idea proposta, è certamente uno dei metodi attraverso il quale è possibile finanziare la ricerca. Una metodologia molto utilizzata negli Stati Uniti d’America, e come abbiamo visto dall’esempio, non solo in ambito di ricerca clinica e che anche in Italia negli ultimi anni sta registrando dati interessanti e in crescita. Questo è uno dei metodi di ricerca fondi, che con l’avvento della società digitale può sfruttare una serie maggiore di canali di comunicazione e diffusione, può contribuire in maniera decisiva a sostenere la ricerca, ma anche sviluppare, ad esempio, a livello sociale, il senso di comunità, il coinvolgimento per il raggiungimento di un obiettivo, oltre che avere un ricaduta economica positiva. “La disponibilità di fondi è fondamentale per la ricerca scientifica – spiega il direttore della Fiirv, che gestisce il bioparco, Andrea Gambini – E se da un lato i finanziamenti pubblici rappresentano una possibilità, dall’altro occorre rivolgersi a una platea più ampia e anche, diciamo, più democratica, poiché attraverso una campagna di ricerca di finanziamenti saranno le imprese o anche i singoli cittadini benefattori a valutare la validità del progetto e quindi a sostenerlo. La prossima serata quindi avrà più obiettivi: quello di conoscere e approfondire questa tematica, ma anche quello di sensibilizzare sull’importanza di un gesto come la donazione e sulle molteplici ricadute positive che questa innesca”.
Calendario prossimi appuntamenti: 18 gennaio 2018 “Alla scoperta dei cosmetici: benefici e rischi della cosmetica di tutti i giorni”; 22 febbraio 2018 “Proteggere ciò che mangiamo. Guida pratica alla chimica dei contenitori d’imballaggio”.
13122017