Casali: “La Varesina bis non è la risposta al traffico sulla Varesina”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Franco Casali, candidato alle Regionali, sulla Varesina bis.
In questi anni si è molto discusso di interventi da fare per rendere della cosiddetta Varesina – già strada statale 233 Varesina (SS 233) e poi strada provinciale – un po’ più scorrevole di quanto non sia oggi. Ci vuole infatti un’ora o più per coprire i 31 chilometri che separano Saronno da Varese. Come dire che un ciclista ben allenato impiega lo stesso tempo di un’auto.
La discussione è diventata molto accesa quando si è cominciato a parlare di Varesina Bis. Si sono subito creati comitati di cittadini per dire no ad un’ennesima costosa opera di movimento terra, cemento e asfalto che avrebbe presentato gli stessi problemi ambientali della Pedemontana, aggravando il dissesto del nostro territorio con la riduzione degli spazi verdi e boschivi. Un’alternativa a basso costo e ad impatto ambientale nullo c’è, basta solo volerlo.
Ci sono infatti diverse strade che, sulla sinistra o destra della Valle dell’Olona, portano a Varese dal sud della Provincia. Serve mapparle e rendere questi percorsi alternativi disponibili alle varie app per cellulari. Serve anche segnalare fisicamente la direzione per Varese o Milano in ogni punto critico con un apposito cartello, e magari con un logo da pubblicizzare adeguatamente. Chi scegliesse questi percorsi alternativi si troverebbe a coprire una distanza kilometrica magari maggiore, ma con un traffico decisamente più scorrevole, con meno semafori e attraversamenti cittadini. Un’idea per sgravare la Varesina da un po’ di traffico, a beneficio di tutti, auto, moto e biciclette. Un percorso più scorrevole può ridurre i tempi di percorrenza e i consumi, ma significa soprattutto maggiore sicurezza e riduzione dell’inquinamento.
MiVa sta per Milano-Varese, ma anche mi piace!
#Novaresinabis-scegliMiVa
20022018